Poteva vincere la Coppa Italia con la Roma Primavera Mamadou Coulibaly, oppure partire oggi da Trigoria con Spalletti per Pescara, le cose sono andate diversamente. E ora il 18enne che ha giocato più gare in A che in Primavera – 4 contro 2 –, titolare contro Milan e Juve, è uno dei rimpianti della Roma, che se l’è lasciato sfuggire, spaventato dai tempi di un tesseramento che richiedeva la maggiore età, scrive Francesco Oddi su "La Gazzetta dello Sport".
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Coulibaly, il salto a Pescara. È già un rimpianto per i giallorossi
A Trigoria il senegalese chiedeva il contratto da professionista, che non arrivò. Ora aspetta manifestazioni di interesse: la Juventus si è gia fatta sentire
A Trigoria il senegalese chiedeva il contratto da prof, probabilmente si sarebbe accontentato del minimo federale, la relazione sul suo conto era positiva, ma era firmata Bruno Conti che proprio in quel periodo perse potere all’interno della società. Il ragazzo, così, finì a Roseto degli Abruzzi, e cominciò ad allenarsi col Pescara, dove Massara ha giocato. Tanto che da Pescara qualcuno ha chiamato l’attuale d.s. giallorosso segnalandogli che coi biancoazzurri si stava allenando un centrocampista dall’enorme potenziale, che in quanto minorenne non era ancora tesserato. E la Roma, a quel punto, ha provato in tutti i modi a rimediare all’errore di qualche mese prima. Nel frattempo la procura del giocatore l’aveva presa Donato Di Campli, che non ha voluto fare sgarbi al club con cui ha lavorato per Verratti: l’ingaggio offerto dalla Roma era più alto, ma il ragazzo ha tenuto fede alla parola data, firmando col Pescara. Che ora aspetta manifestazioni di interesse: la Juventus si è gia fatta sentire.
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