rassegna stampa

Nella cooperativa Roma ora Destro chiede spazio. Ma con Totti davanti…

Per Mattia non sono ancora stati sufficienti 26 gol in 3247 minuti, uno ogni 124’, per convincere del tutto i tifosi della Roma.

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Sabato scorso, mentre era in ritiro con la Nazionale, a Verissimo è stato mandato in onda il film del suo matrimonio. Alla fine c’era un messaggio di Mattia Destro per la moglie Ludovica. Terminava così: «Mi avevi già convinto al ciao». Il riferimento è alla dichiarazione d’amore che Tom Cruise, nei panni di Jerry Maguire, fa alla moglie Dorothy alla fine del film. Magari a Destro farebbe bene un po’ di quell’arroganza che almeno all’inizio mette in mostra il procuratore senza scrupoli Maguire. Finora per lui hanno parlato i gol, 42 tra Genoa, Siena e Roma, che lo hanno portato a giocare in Nazionale e in un club che lotta per lo scudetto, ma non sono bastati a risparmiargli critiche. Stavolta, si ricomincia. 

L'OCCASIONE Destro viene convocato da Conte ma non parte titolare, le attenzioni sono tutte per Zaza prima e Pellè poi, persino Giovinco lo scavalca nelle gerarchie del c.t..

Gerarchie con cui, da due anni, Destro convive anche a Trigoria, dove il posto da titolare è di Totti. Eppure sabato dovrebbe toccare a lui, perché il capitano sarà tenuto a riposo per il Bayern e Mattia dovrà sfruttare l’occasione, senza pensare a quello che succederà la partita successiva. Per fortuna, sua e della Roma, Rudi Garcia è un bravo allenatore ma anche un bravo psicologo e quindi Destro sa di avere la fiducia del tecnico, anche senza quella continuità che, a 23 anni, legittimamente vorrebbe. 

TRIDENTE LEGGERO Accanto lui chiedono spazio Ljajic e Florenzi: il primo, dopo l’esclusione dalla nazionale serba, si è sempre allenato a Trigoria, anche se la scorsa settimana ha avuto qualche noia muscolare; il secondo, come Destro, è tornato dall’impegno azzurro ieri ma col morale un po’ più alto. A loro Garcia chiederà di chiudere la pratica prima possibile, considerando l’importanza della partita di sabato — dopo il k.o. di Torino la Roma non può perdere altro terreno in campionato — e l’importanza della partita di martedì con il Bayern, in un Olimpico che viaggia a vele spiegate verso il tutto esaurito, compreso il settore ospiti dove sono attesi 5mila tedeschi. 

VERSO IL BAYERN  Per la sfida contro l’ex Benatia e compagni, Garcia vorrebbe schierare il tridente tutto tecnica (Totti) e rapidità (Gervinho e Iturbe), ma il condizionale è d’obbligo. Non tanto per l’attaccante ivoriano, quanto per quello argentino. Gervinho, infatti, col Chievo dovrebbe riposare perché tornerà soltanto domani a Roma, visto che oggi giocherà con la Costa d’Avorio contro il Congo (e la partita è talmente sentita che persino i ministri sono andati al campo d’allenamento a incitare la squadra), mentre per Iturbe i problemi sono di natura fisica. L’attaccante avverte ancora dolore al ginocchio, ieri in campo non si è neanche affacciato ma ha lavorato soltanto in palestra, alternandola a sedute di fisioterapia. Per il Chievo è sicuramente out, la speranza di Garcia è recuperarlo per il Bayern Monaco, anche se al momento a Trigoria nessuno si azzarda a fare previsioni. Se non dovesse farcela toccherà di nuovo a Florenzi, mentre sembra impossibile il tridente pesante con Totti e Destro insieme. Francesco e Mattia, una coppia (almeno tatticamente) meno assortita di Mattia e Ludovica: se all’attaccante marchigiano è bastato poco per convincere la moglie a sposarlo, di certo non gli sono serviti 26 gol in 3247 minuti, uno ogni 124’, per convincere del tutto i tifosi della Roma.