La sfida contro il Torino sancisce due vittorie e una sconfitta: i successi sono della Roma - che dopo il k.o. dell’Inter ha ormai ha la qualificazione Champions in mano - e di Francesco Totti, entrato in campo solo al 41’ della ripresa ma autore in meno di 3’ della straordinaria doppietta che santifica il 3-2 conclusivo, dopo che Belotti, Manolas e Martinez avevano indirizzato un polemico match in direzione granata. Lo sconfitto è Luciano Spalletti, fischiato dai tifosi all’annuncio delle formazioni e alla fine neppure guardato in faccia da Totti.
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Contrordine, Roma è Totti
Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", il presidente Pallotta farà bene a interrogarsi ancora se rinunciare al capitano, perché se il suo apporto atletico è assai ridotto, la carica di personalità che riesce a infondere a squadra e pubblico è più grande di qualsiasi ruggine esistente con l’allenatore.
In avvio di partita la foto della concentrazione della Roma è data dal clamoroso liscio di Manolas dopo appena 19 secondi, che Martinez materializza solo con un tiro a fil di palo. La Roma aveva già sbandato, perché lo sciocco fallo di Manolas su Belotti aveva consentito al «Gallo» di passare in vantaggio.Tra l’altro Keita appare fuori posizione e così il gioco a elastico di Martinez e Belotti trova sempre qualche granata libero ai sedici metri: «Gallo» dalla trequarti colpisce il palo.
La Roma comincia la ripresa alla carica, ingoiando per giunta il secondo rigore negato per il mani di Gazzi. Con l’ingresso di Dzeko (fischiato) Spalletti passa al 4-2-3-1 e al 21’ Manolas - fino a quel momento il peggiore - su angolo di Perotti sovrasta Moretti e batte Padelli. Il Torino però appare ancora lucido e torna in vantaggio, con Peres che al 36’ sfonda sul lato di Florenzi e mette al centro per Martinez-gol. Sembra la fine. Il pubblico prende l’ingresso di Totti a 4’ dal 90’ come un insulto, ma il capitano segna alla prima palla toccata, in 23 secondi dall’entrata in campo e deviando in porta una spizzata di Manolas su punizione di Pjanic. E’ il 41’, l’inizio dell’apoteosi, che si consuma due minuti più tardi quando Totti raddoppia sul rigore farlocco. La gente impazzisce, Spalletti appare paralizzato. E’ la notte di Totti, e forse non l’ultima.
(M. Cecchini)
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