Aggrappati a Dzeko. Perché non è solo l’uomo più rappresentativo, il capitano, il centravanti a cui chiedere e da cui pretendere i gol. No, Edin Dzeko è qualcosa di più, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.
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Con Dzeko si vola. La Roma chieda a Edin gol pesanti per la Champions
Il bosniaco ha già fatto 4 reti all’Atalanta Ma ha vinto una sola volta in 9 partite...
E mai come in questo momento lo è davvero. Il "leader dello spogliatoio", lo ha definito Paulo Fonseca una settimana fa. Ed è così. La Roma oggi è nelle mani di Dzeko, calcisticamente parlando. Se gira lui, gira la Roma.
Per vincere a Bergamo, con l’Atalanta. O almeno per non perdere. Perché vincere sarebbe fondamentale, è vero. Ma perdere sarebbe devastante. E vorrebbe dire vedere allontanarsi in modo importante il sogno di poter tornare a giocare la Champions League.
Dzeko, quindi, ombelico del mondo giallorosso. E a lui la Roma chiede i gol per la Champions. Il centravanti bosniaco in questa stagione ha segnato 13 gol in 28 partite (media-gol di 0,46 a gara), di cui 10 in campionato e tre in Europa League.
In Serie A, però, sono ben 8 i calciatori che hanno fatto meglio di Edin (Immobile 25, Ronaldo 20, Lukaku 17, Ilicic e Joao Pedro 14, Muriel 12, Lautaro e Caputo 11). Insomma, anche Dzeko avrebbe potuto fare di più. Ed è quello che gli chiede la Roma, considerando anche che è il giocatore che pesa di più sul monte-ingaggi (7,5 milioni di euro a stagione). Ora servono gol che facciano la differenza, che pesino tanto quanto una qualificazione in Champions.
Tra l’altro, se l’Atalanta è una delle squadre a cui Dzeko ha segnato di più in Italia, è anche vero che i nerazzurri per il bosniaco e per la Roma sono da 5 anni un vero incubo.
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