Borja Mayoral – da come viene raccontato dai sussurri di Trigoria – è un ragazzo di enorme orgoglio, che considera poco gratificante essere solo un comprimario di uno dei più grandi club del mondo, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport". Meglio, perciò, cercare di gloria altrove, anche perché, a 23 anni, c’è tutto un mondo da conquistare. E Roma, dove sbarcherà oggi per le visite, sembra essere il posto giusto per farlo.
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Colpo doppio: Mayoral oggi alla Roma. E Smalling è ad un passo
L’attaccante, in prestito con diritto di riscatto, sbarca in mattinata. Oltre al difensore, dallo United può arrivare uno tra Mensah e Dalot
Mayoral arriva con le stimmate di vice Dzeko, ma l’impressione è che l’etichetta gli stia stretta. D’altronde, l’investimento sulla punta, seguito in passato anche dalla Lazio, non è banale.
Dopo il blitz inglese del ceo Fienga, infatti, l’attenzione era spostata anche su Manchester dove lo United oggi potrebbe dare il via libera al ritorno di Smalling in giallorosso per una cifra intorno ai 15 milioni più bonus, mentre per il giocatore ci sarà un contratto triennale da circa 3,5 milioni. Detto che la Roma pensa anche Rudiger (dura), i giallorossi devono trattare con attenzione, anche perché, dopo che Fonseca in conferenza aveva detto di aver parlato con il difensore (cosa vietata in quanto tesserato per un’altra società), lo United aveva scritto una lettera di protesta.
In ogni caso, la dirigenza appare ormai in rimonta, tanto da essere vicina a strappare allo United il prestito di un laterale destro. Il preferito sarebbe il portoghese Dalot (piace anche al Milan), ma è più facile la pista Fosu-Mensah.
In una giornata intensa è apparso anche Mino Raiola che – oltre che di Kluivert e Mkhitaryan – è anche l’agente di Izzo, accostato da tempo ai giallorossi. Ma il primo obiettivo del procuratore era il rinnovo di Riccardo Calafiori. La società giallorossa crede nel giocatore, ma ci sarà ancora da lavorare visto che esiste una distanza significativa tra domanda e offerta sia per quanto riguarda la durata del contratto (che il club vorrebbe quinquennale), sia per quanto riguarda l’ingaggio (che Raiola vorrebbe già da giocatore vero).
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