L’ultima assemblea di Lega si è risolta in un’ora e mezzo di video discussione: un tempo sufficiente per ribadire l’obiettivo comune ai club, portare a termine il campionato, scrive "La Gazzetta dello Sport". La posizione delle società verrà espressa ufficialmente nella riunione a distanza convocata oggi dall’Uefa: perché il campionato si concluda resta necessario lo slittamento di Euro2020. Ripartenza il prossimo 2 maggio e termine ultimo il 28 giugno. Si tratterebbe di riempire tutte le domeniche e tutti i mercoledì, lasciando alle coppe gli altri spazi liberi e sperando nella soluzione final four.
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La possibilità di posticipare la fine del torneo di un paio di settimane esiste ma, oltre all’ok dell’Uefa, servono altre disposizioni a cui si lavorerà, nel caso, più avanti: la prima proroga necessaria sarebbe quella relativa ai contratti dei giocatori in scadenza al 30 giugno prossimo. Gravina non cancella la variante playoff/playout. Lo stesso presidente della Figc accenna a un’ipotesi di "bilanciamento del campionato in due stagioni diverse. Capisco che c’è tanta curiosità, ma nessuno al momento è in grado di dire quale sarà il nostro futuro".
Per poter riprendere i campionati poi è necessario che i giocatori siano nelle condizioni atletiche adeguate: per i calciatori ci saranno altre due settimane di stop. Si arriva dunque al 30 marzo: dopodiché, in accordo con i rispettivi medici, ogni club potrà scegliere come proseguire.
C’è inoltre l’ipotesi che la Uefa chieda alle leghe europee di partecipare al risarcimento dei danni derivanti dall’eventuale slittamento degli Europei. Alla copertura economica parteciperebbero poi non solo le leghe, ma anche le federazioni, l’Eca e i calciatori. Gli stessi club di A contano le perdite: è allo studio un piano strategico per la valutazione del danno economico e nuove conseguenti disposizioni per mettere al sicuro la solidità dei club, garantire l’iscrizione ai campionati e altre manovre che consentano alle società di riassestarsi.
Una strada per la ripresa economica è il supporto ai club che intendono costruire nuovi stadi: a questo tavolo siederanno di sicuro Milan e Fiorentina. Rinviati altri temi all’ordine del giorno dell’assemblea: sia la discussione dei pacchetti di vendita del bando domestico dei diritti televisivi, che la lettera transattiva con Mediapro.
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