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La Gazzetta dello Sport

Cioffi a scuola da Mourinho: “Perciò voglio una bella Udinese”

cioffi udinese torino

L’allenatore: "L’ho studiato. Mio fratello viene allo stadio per vedermi stringergli la mano". Dubbio in regia

Redazione

Gabriele Cioffi, tecnico dell’Udinese e suo fratello Matteo, psicologo a Coverciano, hanno un legame speciale, quasi simbiotico, scrive Francesco Velluzzi su La Gazzetta dello Sport. Sono cresciuti assieme a Firenze in piazza Beccaria e sono andati avanti accomunati da una sfrenata passione per il calcio. “Lui era meglio di me”, racconta oggi Gabriele. Che però è arrivato, da difensore tosto, in serie A col Torino e da allenatore ambizioso a una panchina del massimo campionato. “Oggi mio fratello Matteo verrà a Udine a vedere la partita quasi solo per vedermi stringere la mano a José Mourinho". Il tecnico fiorentino scherza, ma l’allenatore portoghese gli piace da sempre.È uno che ho studiato. Un personaggio affascinante, tra i più vincenti al mondo. Per noi, quindi sarà uno stimolo in più per fare una grande partita“. L’Udinese è in fiducia. Carica a mille per la sfida con i giallorossi. La vittoria, fondamentale, della settimana scorsa in casa contro la Sampdoria, ha ridato coraggio e autostima. E ha dato seguito al pareggio conquistato nella partita precedente, tra le polemiche, a San Siro contro il Milan. Un risultato positivo contro la Roma che, a sua volta, è ricaricata e tonica anche dopo il blitz olandese in Conference League, metterebbe i bianconeri quasi definitivamente al riparo nel discorso salvezza che ancora li coinvolge. “Ci aspettiamo una grande squadra, con gioco, principi, idee ne vanno oltre i moduli. Non concedono gol da tre partite. Sono migliorati tanto nella fase di possesso, il loro livello è altissimo“.