La Roma è riuscita a buttare via la partita con il Betis, e quasi sicuramente la qualificazione diretta, mostrando la parte peggiore di sé negli ultimi 5 minuti, scrive Alessandro Vocalelli su La Gazzetta dello Sport.
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Cinque minuti da buttare. Ma l’Olimpico è da Champions
Sì, perché fino a quel punto gli spagnoli avevano condotto una partita di grandi contenuti tecnici, mantenendo sempre le distanze e confermando una capacità di palleggio non indifferente, ma - ed è questo che conta nel calcio - erano stati i giallorossi a creare le migliori occasioni da gol. Con almeno tre parate di Bravo da far spellare le mani.
Insomma, la Roma aveva meritato il pareggio - e forse anche di più - quando ha deciso come detto di buttarsi via, lasciando agli spagnoli la possibilità di crossare in maniera assolutamente indisturbata per poi prendere un incredibile gol di testa: con Spinazzola a guardare, quasi ad ammirare, Luiz Henrique.
Fatto sta che alla Roma, come detto, ora servirebbe la classica missione impossibile per riuscire a ribaltare la situazione europea. Che ha confermato le difficoltà di Abraham e, almeno nell’occasione, un deficit di qualità in mezzo al campo, dove gli spagnoli hanno palleggiato in maniera accademica.
Due cose però da salvare anche in una serata così amara. La sensazione, ancora una volta, che Dybala possa rappresentare la luce e l’ispirazione di un gruppo che proprio non può fare a meno di lui. E poi, il pubblico. In 60mila e anche di più, per far vedere a tutti che il pubblico - altro che Europa League - già sarebbe da Champions.
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