Premesse di un buon derby e di un derby buono. È un Roma-Lazio con l’Olimpico pieno e la classifica che sorride. E poi è una certificazione di primo livello, partita d’alta qualità e rischio d'ordine pubblico tremendamente più basso del solito. Se ne sono accorti anche gli scommettitori, che come riporta l'edizione de "La Gazzetta dello Sport", quotano la possibilità di un’espulsione nei 90 minuti circa 3 volte la posta. L’assenza di un cartellino rosso è considerata invece probabilissima: quota 1,35 o giù di lì. Non è invenzione, le agenzie hanno recepito un trend che vede Roma e Lazio prima e seconda in un’ipotetica classifica del fair play.
rassegna stampa
Chiamatelo pure super derby
Due società in lotta per la prestigiosa competizione europea, una sfida tra le squadre meno ammonite del campionato, E sugli spalti oltre 50 mila tifosi
Ecco spiegata la forza della serenità delle due squadre, che arrivano al derby con il vento in poppa per risultati e convinzione. Per la Roma è la possibilità di vincere il primo scontro diretto, dopo aver perso quelli con Inter e Napoli. Per la Lazio è la chance di allungare su una rivale e ritirare definitivamente il patentino di grande squadra.
È partita che conta e l’Olimpico si riempie ogni giorno di più. In 50 mila sono già sicuri del posto per sabato: oltre 28 mila tagliandi staccati, ai quali aggiungere i poco più di 21 mila abbonati giallorossi. Traduzione: si torna ad avere una cornice di tifo che non si vedeva almeno dal 2015.
Chi il derby invece lo conosce bene è Kolarov: lo ha giocato con l’altra maglia, basterebbe questo per farne il protagonista speciale di un sabato che qualunque non sarà. Di Francesco se la ride, perché ieri ha avuto la conferma ufficiale di quanto a Trigoria trapelava già da un paio di giorni: Kolarov da oggi pomeriggio sarà a Trigoria per allenarsi e preparare il derby, essendo stato liberato dalla Serbia prima della seconda amichevole in Oriente contro la Corea del Sud. Meglio, in fondo, concentrarsi sull’impero romano d’Occidente, perché il buon derby non s’improvvisa.
(D. Stoppini - N. Berardino)
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