In Serie A, dei proprietari chi ci guadagnerebbe (e chi ci perderebbe) da un’eventuale cessione del club? 'La Gazzetta Sportiva' ha fatto il punto della situazione. Per calcolare guadagni o perdite del venditore bisogna partire dal valore d’impresa, somma degli apporti dei soci nel capitale e dei debiti al netto della liquidità. Il corrispettivo effettivamente pagato al venditore viene fuori da una sottrazione: enterprise value meno debiti finanziari, per arrivare all’equity value. Per stabilire l’enterprise value il quotidiano si è affidato alle stime di Football Benchmark (basate sui bilanci 2022-23 e 2023-24). Nessuno ha speso quanto Dan Friedkin: 958 milioni nella Roma, dal 2020, tra acquisto delle azioni e versamenti/prestiti. L’enterprise value - scrive Marco Iaria su 'La Gazzetta Sportiva' - è di 665 milioni. Da questa somma bisognerebbe scomputare l’indebitamento finanziario netto, al 30 giugno 2024 pari a 134 escludendo i 298 nei confronti dell’azionista. Di conseguenza, l’equity value sarebbe di circa 530 milioni. Praticamente la metà di quanto investito da Friedkin. Difficile, se non impossibile, rientrare dall’investimento. La Roma potrebbe incrementare il suo valore se riuscisse a tornare in Champions e a dotarsi del nuovo stadio.


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Chi perde e chi guadagna: salasso Friedkin, affari per Oaktree e De Laurentiis
L’esborso nell’Inter consiste essenzialmente nell’ammontare del prestito non ripagato da Zhang: 442, inclusi gli apporti nel club. L’enterprise value dell’Inter è di 1,7 miliardi. Togliendo i 350 milioni di debiti finanziari, l’equity value sarebbe di 1,35 miliardi. Già ora Oaktree sarebbe in grado di realizzare una cospicua plusvalenza. Nel 2004 Lotito spese 30 milioni per il pacchetto di maggioranza della Lazio. In questo ventennio ha imposto l’autosufficienza intervenendo solo in un caso, nel 2021-22, con 6 milioni per ripristinare l’indice di liquidità oggi di nuovo sballato. L’enterprise value della Lazio è di 560 milioni. Togliendo 50 milioni di debiti finanziari, parliamo di mezzo miliardo. Realizzerebbe una plusvalenza ancor più grossa Aurelio De Laurentiis, qualora decidesse di privarsi del Napoli. Nel 2004 rilevò il club dal fallimento con un prestito di 32 milioni poi rimborsato dal club. Effettuò nei primi due anni versamenti per 16 milioni, poi basta. Il club ora vale 1,1 miliardi e vanta una posizione finanziaria netta positiva.
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