rassegna stampa

Che Destro alla Juve: Roma a -5

(Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) Chissà, magari il pallone di ieri presto potrà anche colorarlo di gialloverde, pensando proprio al Brasile. In attesa di saperlo, però, Mattia Destro quel pallone se l’è portato a casa.

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(Gazzetta dello Sport - A.Pugliese)Chissà, magari il pallone di ieri presto potrà anche colorarlo di gialloverde, pensando proprio al Brasile. In attesa di saperlo, però, Mattia Destro quel pallone se l’è portato a casa. Perché è quello della sua prima tripletta in Serie A (ne aveva segnate altre con l’Italia U19, contro San Marino nel 2009 e Turchia nel 2010) e perché, probabilmente, mette davvero la parola fine su di un calvario che oggi sembra solo un brutto ricordo. «Ma il ricordo resta e anche forte, è stato un momento difficile - dice Mattia - Non è mai semplice rientrare dopo così tanti mesi e dimostrare il tuo valore, ma le cose stanno andando sempre meglio. Il pallone? Sinceramente spero di metterne presto altri nella mia bacheca...».

DESTRIGNO  Già, e se sarà così sarà un ulteriore segnale a Prandelli. Del resto, quei 13 gol in 18 partite (uno ogni 85 minuti di gioco) sono giù un bel biglietto da visita per cercare di strappare in extremis il pass per il Mondiale brasiliano. «Speriamo, io cerco di dare sempre il massimo con la Roma, il resto poi si vedrà - dice l’attaccante giallorosso - Devo continuare così, le prestazioni di solito hanno sempre come conseguenza la Nazionale». Et voilà, un messaggio diretto con recapito Cesare Prandelli. Mattia, per carattere e timidezza, non lo dirà mai pubblicamente, ma la chiamata in azzurro, se l’aspetta eccome. A spingerlo in Brasile, nel frattempo, ieri ci ha pensato Ludovica, la fidanzata, postando su Instagram una sua foto con il cognome «brasilianizzato» («Grande il mio Destrigno»). Se andrà al Mondiale dovranno rinviare le nozze, altrimenti tra qualche mese il gol più bello lo firmerà sull’altare.

VOGLIA DI VINCERE  Intanto, stasera Mattia si vedrà la partita della Juve («Facciamo la nostra corsa, ma lotteremo fino alla fine»), subito dopo aver incassato i complimenti di Rudi Garcia. «Quando sono arrivato sapevo che era infortunato - dice il tecnico giallorosso - Ha dimostrato di essere un grande attaccante, non solo d’area di rigore, ma completo. Ora ha capito che bisogna dare il massimo sul campo ogni minuto e che questa voglia di vincere la deve mantenere sempre. Se continua così, avrà molte chance di andare al Mondiale«. Già, anche perché se sta crescendo sul piano del sacrificio e dell’attenzione, è proprio merito del francese, che lo incalza da mesi. «Il mister mi ha sempre tenuto in considerazione, anche quando non mi allenavo con il gruppo - continua Mattia - Ho grande rispetto, gli devo molto. Altri ringraziamenti? Ci sono alcune persone, ma i nomi li farò solo a fine stagione».

COLPO PROIBITO Così l’unica macchia in una giornata da circoletto rosso è quel contatto con Astori (di cui si parla in maniera più approfondita altrove) che potrebbe anche farlo finire nel ciclone della prova-tv. «Il contatto c’è stato, ma è un contatto di gioco e poi è stato lui per primo ad allargare le braccia. Io ho gli occhi chiusi, guardavo da un’altra parte. E poi Davide è un amico, figuriamoci». Ed a volerlo ribadire, c’è quella foto fuori dagli spogliatoi in cui Destro ed Astori si abbracciano sorridenti. Del resto, in campo è sempre tutta un’altra storia...