Nella partita più importante della stagione finora, eccezionalmente Dan e Ryan Friedkin non erano in tribuna a vedere la Roma battere l’Ajax. Fonseca, forse, nelle ultime settimane si è sentito più solo che mai, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Che la proprietà avesse da settimane aperto una riflessione sulla sua permanenza in panchina o meno era una situazione nota. Per il portoghese sono stati giorni duri, lo si capiva dallo sguardo duro con cui assisteva alla partita dalla panchina e dallo sfogo post-partita.
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C’è un’eredità di 80 milioni per la Roma
Vincendo l’Europa League, oltre ad un posto in Champions, arriverebbero nelle classe del club 25 milioni complessivi, più il denaro del market pool e la quota del ranking.
Il risultato di Amsterdam sembra aver compattato l’ambiente, che vede la Roma salire al quindicesimo posto del ranking Uefa. I Friedkin hanno recapitato i complimenti a tecnico e squadra, così come non sono passate inosservate le parole di Pedro e Mancini a favore del portoghese. Fonseca, da parte sua, guarda avanti.
Se la Roma vincesse l’Europa League, oltre ad un posto in Champions, arriverebbero nelle classe del club 25 milioni complessivi, più il denaro del market pool e la quota del ranking. Il vero bonus, però, oltre partecipazione alla Supercoppa Europea, è proprio l’ingresso in Champions, che garantirebbe a bilancio, in totale, almeno un’ottantina di milioni. A quel punto potrebbe essere proprio Fonseca stesso a rifiutare il prolungamento del contratto, visto che offerte non gli mancano.
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