rassegna stampa

C’è una piccola crepa sul muro della Juve. Chi ne approfitterà?

La Supercoppa in Qatar ha spostato qualcosa a livello psicologico. Roma, Napoli e inseguitori vari: ora o mai più

Redazione

Il calcio fermato si era fermato a Doha, alla Supercoppa italiana vinta dal Milan sulla Juve. Oggi su "La Gazzetta dello Sport" Sebastiano Vernazza ha scritto una piccola guida al campionato che riparte dopo le feste. Ecco la situazione delle squadre in testa:

Juve: quattro i punti di distanza dalla Roma seconda, con una partita in meno. Non si può negare però che il k.o. di Doha abbia aperto una piccola crepa sul muro juventino. Più che altro, ad accendere una lucina rossa sul cruscotto, è stato lo sfogo di Allegri, a caldo sul prato dello stadio. L’arrivo di Rincon irrobustisce una squadra già robusta.

Roma: nell’anno solare 2016 ha realizzato più gol di tutti in Serie A. Novanta reti che hanno fruttato 86 punti, contro i 100 della Juve. La partita col Genoa capita a fagiolo per capire se la Roma è diventata adulta. A Marassi, contro i rossoblù, sono cadute Juve e Milan e si è inceppato il Napoli (0-0). Una vittoria al Ferraris sarebbe un segnale forte, di acquisita maturità. Da valutare l’impatto ambientale della mancanza di Salah.

Napoli: la forza del gioco di Maurizio Sarri è tale da compensare ogni disequilibrio. È arrivato Pavoletti, ma il cannoniere ex Genoa, per giunta convalescente da infortunio, può attendere con calma il suo turno, e lo stesso recupero di Milik può procedere senza fughe in avanti. Il Napoli detiene due significativi primati dell’anno solare 2016: maggior numero di tiri in porta (268) e maggior possesso palla medio (62,6%).

Lazio: dei 65 punti conquistati dalla Lazio nel 2016 46 li ha raggranellati Inzaghi, sedutosi in panchina soltanto a inizio aprile. Sta nascendo un allenatore e lo si desume anche dal fatto che appena una delle ultime 9 reti è stata segnata da un attaccante, Keita contro la Fiorentina.

Milan: rispetto alla Juve la situazione psicologica è rovesciata, grande euforia per il successo di Doha. Dal 2000 a oggi il Milan è la squadra che meglio si è comportata nella prima giornata dopo le feste, a inizio gennaio: 13 vittorie in 17 partite, media di 2,41 punti a gara.

Inter: in risalita tipo i salmoni, con Pioli viaggia alla media di 2,17 punti a match e da tre giornate Handanovic non subisce reti. Segnali positivi, anche se l’Inter nel bene e nel male è l’imprevedibilità fatta squadra.