rassegna stampa

C’è Paredes «Ho un sogno chiamato Champions»

Vent’anni, è arrivato in Italia a gennaio con prestito di 18 mesi dal Boca, ma la Roma lo ha girato al Chievo. Adesso l’intenzione di Sabatini è di affidarlo a Garcia per decidere, tra 12 mesi, se riscattarlo o meno.

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Prima di imbarcarsi per Roma, Leandro Paredes ha rilasciato un’intervista al quotidiano argentino Olé . Vent’anni, è arrivato in Italia a gennaio con prestito di 18 mesi dal Boca, ma la Roma lo ha girato al Chievo. A Verona ha messo insieme appena 3 presenze, di cui due con la Primavera: adesso l’intenzione di Sabatini è di affidarlo a Garcia per decidere, tra 12 mesi, se riscattarlo o meno. Le credenziali sembrano esserci, lui, ragazzo maturo, già sposato con una figlia, lascia l’Argentina con una valigia carica di speranza: «Prima delle vacanze ho giocato un’amichevole con la Roma negli Stati Uniti. Garcia mi ha detto di essere rimasto soddisfatto e ne sono felice, adesso mi aspetta per il 15 luglio. Il mio sogno è quello di ogni calciatore: giocare la Champions League». La Roma sembra intenzionata a dargli questa possibilità, visto che non è previsto un nuovo prestito, almeno fino a gennaio: « Sto cercando di essere calmo e positivo e spero di poter dimostrare e ottenere tutto ciò che non sono riuscito ad ottenere al Boca». 

RADUNO Paredes, come gli altri compagni, dovrà presentarsi al Bernardini martedì alle 9.30. Previsti i test medici e atletici, poi allenamenti blandi fino alla partenza per gli States: a Trigoria ci dovrebbero essere una trentina di giocatori, ma soltanto 23 o 24 partiranno per la tournée. Gli altri resteranno a Trigoria con un allenatore (probabilmente Andreazzoli), un preparatore e un fisioterapista in attesa che venga trovata loro una squadra. Lunedì alle 14.30 prima conferenza della stagione: Seydou Keita.