rassegna stampa

Caso Bonucci. Bufera in rete. Ma per l’Aia Rizzoli è ok

Non c'è nessuna testata da parte del difensore bianconero al direttore di gara. I vertici arbitrali stupiti e sorpresi per la tempesta in un bicchiere d’acqua

Redazione

Nella girandola di commenti tra la sfida per lo scudetto che vede Juve e Napoli in volata ci finisce un episodio del derby della Mole. Nicola Rizzoli autore di una prova sotto tono nel derby di Torino finisce sotto la pioggia di critiche.

Ma del confronto con Leonardo Bonucci non se ne accorge nessuno. O meglio, come scrive Francesco Ceniti su la Gazzetta dello Sport,  sui social già qualche ora dopo la gara inizia a montare la polemica, ma sono echi lontani e restano confinati sul web. Passa la notte e le cose cambiano. Il testa a testa tra Juve e Napoli non fa più notizia, mentre sui siti monta sempre più furiosa un’altra disputa: il faccia a faccia della vergogna è quello in cui il difensore della Juve (non) poggia la testa sulla tempia di Rizzoli.

In realtà non c’è nessuna testata di Bonucci a Rizzoli. Le immagini sono chiare: il bianconero sta protestando con l’addizionale Irrati per il rigore dato al Torino. Rizzoli lo vede e si avvicina al giocatore che a quel punto si gira, seguendolo e continuando a protestare con una stretta marcatura. Atteggiamento sbagliato e punito col giallo, forse tardivo. Ma comunque è il provvedimento corretto per quel tipo di situazione. E’ questo, infatti, il giudizio dei vertici arbitrali, stupiti e sorpresi per la tempesta in un bicchiere d’acqua. Istituzioni che valutarono come «gravissima» invece l’ammonizione che Rizzoli diede a Francesco Totti nel 2008 in cambio dei tre «vaffa» avuti dal capitano giallorosso durante Udinese-Roma. Episodio ieri richiamato sul web è accostato alla presunta mini testata di Bonucci. Nel 2008 il fischietto bolognese pensò di ritirarsi e fu sospeso dalle gare di A per diversi mesi, mentre tra 3 settimane (a causa della sosta) sarà di nuovo in campo, come previsto dal turnover stilato da Domenico Messina.