Chris Smalling e Romelu Lukaku insieme hanno giocato due stagioni e 73 partite, poi si sono ritrovati fianco a fianco su una panchina del ManchesterUnited a Singapore, a guardare i compagni giocare contro l’Inter, scrive "La Gazzetta dello Sport". Un po’ annoiati, molto nervosi per notizie su un trasferimento che volevano fortemente. Si “liberò” prima BigRom, Chris dovette aspettare fino a fine agosto. Quattro mesi dopo saranno di nuovo vicini, stavolta in area di rigore, con poco tempo per annoiarsi e meno dubbi sul futuro: l’operazione rilancio può definirsi già un successo.
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Carissimi nemici
Lukaku-Smalling più che ex compagni. Il rilancio dei giganti al test Inter-Roma di venerdì sera a San Siro
Rispetto
Entrambi sono sensibili al tem razzismo e anche attivi, in tal senso. Tanto che il giorno della sua presentazione, Smalling prese le difese di Lukaku, subito dopo i fatti di Cagliari-Inter. "Quello che è successo è inaccettabile". Il tema, purtroppo per Romelu, ricorre. Come spesso tornano le curiosità sulla dieta vegana di Chris. "La cosa che mi ha spinto a farlo è il rispetto per gli animali. Ho iniziato per la mia salute, con il cibo vegano mi riprendevo meglio dalle partite. Molti compagni mi fanno spesso delle domande...". Tra questi anche Lukaku. "Mi ha chiesto tante cose e io gli ho mandato molte ricette che facciamo a casa".
Al top
Lukaku non è diventato vegano, ma a Milano ha cambiato alimentazione: come tutti i giocatori di Conte è stato sottoposto alle “cure” del nutrizionista Pincella. Nelle ultime settimane ha raggiunto il top del suo rendimento interista, contribuendo alla definitiva esplosione di Lautaro. Romelu ha piede, oltre ad avere potenza. E ora, in testa alla classifica deve fare ancora più paura: 11 gol stagionali con 21 tiri in porta. Se l’Inter ha sempre trovato il gol in questa stagione, una buona fetta di meriti è del belga. Quello di domani, è un altro crash-test importante per la coppia interista. E Smalling può essere un rivale fra i più tosti per Lukaku.
Leader
Del resto, da quando c’è lui la Roma non solo ha messo nel cassetto dei ricordi uno come Manolas, ma ha trovato anche equilibrio difensivo e leadership. Per esempio, nelle 8 partite di A che si sono giocate tra ottobre e novembre i giallorossi hanno subito sei gol, risultando in quel lasso di tempo la miglior difesa della SerieA. Uno dei segreti è proprio Smalling, che ha dato solidità e sicurezza al reparto. Oltre che personalità, come dimostra anche quella fascia di capitano che Dzeko gli ha consegnato uscendo dal campo a Istanbul. Smalling è un leader ed è anche per questo che la Roma vuole fare di tutto per tenerlo ancora qui. Lo United vuole 20 milioni e perché Chris – per quanto a Roma stia bene – a Manchester ha ancora il suo cuore.
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