(La Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) - Fosse per lui, vorrebbe che intorno alla squadra non ci fosse nessuno. Sponsor, vippini, amici, dirigenti di cabotaggio variabile: tutti lontano. La Roma sono loro: l’allenatore e i giocatori, che alla vigilia hanno bisogno di concentrazione massima, quella che Trigoria difficilmente concede. Per questo il ritiro in hotel (stamattina) dal prossimo anno diventerà un abitudine fissa, forse un po’ costosa, ma per Rudi Garcia ormai indispensabile nelle gare in notturna come quella di stasera contro l’Udinese. Non è un caso, perciò, che al momento il tecnico respinga bilanci anche se con vista sul suo prolungamento di contratto. D’altronde, poiché anche la super Juve a volte s’inceppa, lo slogan è uno: «Testa solo al campo. Proviamo a vincerle tutte e vedremo. Solo alla fine si saprà se sarà stata una stagione di successo o no. Dei casi individuali si parlerà più avanti».
rassegna stampa
Carica Garcia “I conti li faccio solo alla fine”
(La Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) – Fosse per lui, vorrebbe che intorno alla squadra non ci fosse nessuno. Sponsor, vippini, amici, dirigenti di cabotaggio variabile: tutti lontano.
Tifo & Kevin Proprio per aiutare il gruppo, Garcia vorrebbe il tifo bello, ma ieri i biglietti venduti erano solo 7.000, perciò è difficile che potranno esserci più di 30.000 spettatori, anche se pronti a incoraggiare lo sfortunato Strootman.
Ljajic a colloquio La buona notizia è il recupero di Totti. «Con lui ho più soluzioni. Meno male, perché di cattive notizie ne abbiamo avute tante per colpa degli infortuni. Per fare una grande stagione bisogna non averne troppi. Speriamo di aver finito qui». Intanto ha tenuto ancora colloquio Ljajic, che non lo ha convinto del tutto. Esito? I bene informati dicono che il serbo sia uscito col muso lungo, ma magari è stato stimolato a far meglio. «Io sono uno che lavora con la rosa a disposizione. A Lille ho vinto campionato e coppa con un attaccante d’area che era Moussa Sow. Qui abbiamo la fortuna di avere Totti, che viene a giocare a metà campo. Bisogna adattarsi, non giochiamo con Francesco come con Destro. L’intelligenza della squadra deve essere alta: non si gioca con Francesco come con Gervinho, a uno dai la palla sui piedi, all’altro in profondità». Nella sonnacchiosa domenica, però, c’è spazio anche per qualche malinconia per i k.o. contro Juve (in campionato) e Napoli (in campionato e Coppa). «Vi chiedo: è una vergogna perdere allo Juventus Stadium e al San Paolo? Non credo ». Tutto vero. Ma non vincere contro l’Udinese sarebbe un problema.
© RIPRODUZIONE RISERVATA