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Camara: “Sono qui grazie a Mourinho. Lavorerò per restare”

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Mady è arrivato in prestito, ma ha le idee molto chiare: "Mai avuti dubbi sulla Roma"

Redazione

Se un calciatore, il giorno della sua presentazione, dice di essere felice e orgoglioso di giocare con dei giocatori che prima acquistava solo alla Playstation, le domande, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport, sono due: quale era la squadra che prendeva ai videogames e quali sono quei compagni che, già da prima, facevano parte della sua formazione ideale? Su questo, forse, Mady Camara risponderà in futuro, intanto ieri ha risposto a tutte quelle domande classiche da primo giorno di presentazione. Non primo giorno di scuola, perché Camara ha già quattro presenze alle spalle, ma prime parole in conferenza sì. "Mi trovo bene qui e la cosa che mi è piaciuta di più finora è l’ambiente familiare che si respira. Mi hanno accolto tutti come un fratello. Per me è un orgoglio essere al servizio di uno dei più grandi allenatori della storia del calcio, se non il migliore".

La presenza di Mourinho, chiaramente, è stata la molla che gli ha fatto decidere di non riflettere troppo sull’offerta giallorossa, ma Camara si era convinto già prima, perché la Serie A era un suo vecchio pallino: "Diversi club si erano interessati a me, quando la Roma si è fatta viva però non ho avuto dubbi, anche quando ho parlato con Mou ho capito subito che volevo venire. Sono qui per dare tutto e aiutare la Roma a raggiungere gli obiettivi, non ho ancora i 90’, ma non mi pongo limiti".

Camara racconta anche delle conversazioni avute con Manolas prima di accettare la Roma: "Ho parlato con lui, mi ha detto cose bellissime, anche dei tifosi, ho potuto riscontrare subito quello che diceva. I tifosi dell’Olympiacos sono molto caldi, ma quelli della Roma non sono da meno".

Sulla concorrenza, visto che sulla carta non è un titolare, Camara ammette: "Cercherò di lavorare per restare qui a lungo. Condividere lo spogliatoio con giocatori che spesso prendevo alla PlayStation, e ora invece sono miei compagni di allenamento, è un sogno".