rassegna stampa

Calvario Pjanic. Dolore, critiche e Luis Enrique che ci prova

Il periodo che sta attraversando il bosniaco è senz’altro fra i meno belli ma le voci di mercato su di lui continuano a girare

Redazione

A bordo campo, qualche sorriso l’ha regalato, probabilmente gli unici di questi giorni poco sereni. Anche Miralem Pjanic avrebbe dovuto avere la racchetta in mano e partecipare all’evento organizzato da RomaCares al Foro Italico, ma professionalità vuole che la caviglia destra sia meglio non sforzarla.

IL CONTATTOIl periodo che sta attraversando è senz’altro fra i meno belli. Il bosniaco soffre di un’infiammazione ai tendini della caviglia che sta passando, anche se una distorsione accusata alla vigilia della partita col Milan lo ha costretto di nuovo agli antidolorifici. La prestazione di San Siro, inutile dirlo, ne ha risentito. Rudi Garcia ne era a conoscenza, ma ha chiesto al giocatore – ancora una volta – di stringere i denti. Pjanic ha risposto «obbedisco», con l’effetto paradossale di non riuscire a mettere il naso fuori da quel tunnel di critiche della tifoseria che ormai lo accompagna da mesi, rendendolo un (troppo) comodo capro espiatorio. Col senno di poi, probabilmente il giocatore avrebbe detto qualche no in più per salvaguardare caviglia e reputazione, ma indietro non si torna, e così l’incandescenza della piazza fa tornare di moda il mercato, soprattutto se si dovrà vendere un pezzo pregiato. Nelle scorse settimane Pjanic è stato contattato da Luis Enrique che, dopo averlo allenato a Roma, lo vorrebbe al Barcellona come erede di Xavi, ma il club catalano al momento ha il mercato chiuso per la sanzione Fifa. Si tratterà di aspettare appelli ulteriori, oppure accettare la corte di altri club come Bayern e Liverpool.

VIA AL RITIRO Intanto oggi il bosniaco probabilmente dovrà preparare la valigia, visto che potrebbe cominciare il ritiro previsto però solo fino a domani o dopodomani massimo. Solo un modo per fare gruppo (ultimamente sfilacciato), dicono a Trigoria, con la dirigenza che ha scelto questa linea più «dura» (si fa per dire) rispetto a una sanzione che solo la scorsa settimana Garcia riteneva «inutile». Il francese – reduce dal suo blitz in Francia per questioni personali – è pronto comunque ad adeguarsi, anche se diversi giocatori sono un po’ seccati dal fatto che le notizie sul ritiro giungano loro più dai media che da chi deve decidere.

NAINGGOLAN: «JUVE? NO» Ma le grandi manovre giallorosso riguardano anche il futuro. Capitolo Nainggolan: la Roma per il riscatto offre 11 milioni mentre il Cagliari ne chiede 15. E al Foro Italico, a un tifoso che dice al Ninja: «Vieni alla Juve», Lui risponde secco: «No». C’è un offerta di 14 milioni per Gervinho da parte degli arabi di Al Jazeera, mentre piace l’attaccante Diaz del Cerro Porteno. Non basta. Detto che si prova a stringere nella trattativa infinita per lo svincolato Ayew (Marsiglia), continua a interessare anche il centravanti Benteke (Aston Villa). Titoli di coda. Visto che le strategie delle grandi società sono sempre più su basi internazionali, rimbalza la voce che la Roma possa acquisire il club polacco Korona Kielce per farne una società satellite. La cosa più importante, però, è arrivare in Champions League. Tutto il resto, al momento, è contorno.