rassegna stampa

Anche Cairo contro gli scudetti juventini della discordia: “Dovrebbero farli rimuovere”

Il presidente del Torino torna a parlare dopo i fatti di violenza del derby e tira in ballo Calciopoli: "La Juve espone 32 scudetti, dovrebbero squalificarle lo Stadium"

Redazione

Dopo la stampa, gli scudetti. Se il direttore generale della Juventus, Giuseppe Marotta, dopo gli incresciosi fatti del derby di Torino, aveva accusato i giornalisti di fomentare i tifosi, il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha chiamato in causa l'annosa questione di Calciopoli, rinfocolando la polemica sugli scudetti bianconeri. "Dobbiamo abbassare tutti i toni, in primis i dirigenti delle società che devono essere un esempio per i loro tifosi - ha esordito il numero uno granata, parlando a margine dell'assemblea degli azionisti della Cairo Communication -. Faccio un esempio pratico: se è stato conclamato in vari gradi di giudizio che gli scudetti che hanno vinto sono 30 e ne espongono 32, il giudice sportivo dovrebbe squalificare quel campo o multarli".

NON SI FA COSI' Cairo non si è fermato a questa semplice considerazione ed ha rincarato la dose, tirando in ballo il tricolore revocato alla sua squadra ormai quasi 90 anni fa. "Che ti tipo di esempio dai, tu dirigente, ai tuoi tifosi, quando esponi una cosa che non è accaduta - si domanda, ancora, il presidente del Torino -? Chiudere lo stadio magari no, ma per lo meno facciamo rimuovere i due scudetti in più. Anche al Toro negli anni '20 fu revocato uno scudetto, perciò cosa facciamo? Metto anch'io 8 scudetti?».