Se è vero che i «grandi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano» - parole e musica di Antonello Venditti - le grandi antipatie invece possono anche evaporare in fretta, soprattutto quando si ha a che fare con persone intelligenti. E così, come nelle previsioni, le visite di Antonio Conte, nuovo c.t. della Nazionale, a Formello e Trigoria sono state giudicate estremamente positive da tutti. All’ex rivale della Juve, insomma, Lazio e Roma hanno aperto le porte, gettando così le basi per le collaborazioni future.
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Il c.t. da Lazio e Roma. E con Garcia incontro e «pace» a porte chiuse
Dopo aver salutato tutta la squadra, il c.t. ha parlato separatamente con i quattro giallorossi che potrebbero far parte anche della prima convocazione in programma sabato 30 agosto.
Il primo appuntamento di Conte è stato quello con i biancocelesti. Accompagnato dal segretario Mauro Vladovich, l’allenatore alle 9.30 ha varcato i cancelli di Formello, dove si è trattenuto per circa un’ora incontrando il tecnico Stefano Pioli (che gli ha fatto gli in bocca al lupo di rito) e seguendo parte dell’allenamento. L’attenzione maggiore, però, c’è stata nei colloqui avuti con gli «azzurrabili» Marchetti, Parolo e soprattutto Candreva, tranquillizzato sul fatto che, pur rimanendo alla Lazio, sarà seguito come se giocasse nei top club europei, il tutto per la gioia del presidente Lotito, non intenzionato a cedere uno dei suoi leader. Il terzetto, tra l’altro, ha fatto visita al c.t. anche nel pomeriggio a Via Allegri.
LUI E GARCIA: IL CHIARIMENTO Dopo i saluti a Formello, la visita a Trigoria. Più lunga della precedente, visto che Conte si è trattenuto dalle 11.30 alle 14.30, incontrando l’amministratore delegato Fenucci e il «global ceo» Zanzi. Dopo aver salutato tutta la squadra, il c.t. ha parlato separatamente con i quattro giallorossi - De Rossi (soprattutto), Destro, Florenzi e Astori - che potrebbero far parte anche della prima convocazione in programma sabato 30 agosto, visto che la domenica sera Conte vuole tutti i suoi azzurri già a Firenze. Cordiale è stato anche il saluto con capitan Totti, con cui in passato non sono mancate polemiche. Il piatto forte, però, è stato il faccia a faccia con Rudi Garcia, anche lui protagonista nella scorsa stagione di alcuni scambi di ruvidezze con quello che era il tecnico della rivale Juventus. Il francese ha chiesto a Conte di vedersi da soli e così i due si sono chiusi per quasi un’ora nello studio dell’allenatore giallorosso. Poco spazio per il passato, tanto per il futuro, visto che Conte ha assicurato che intende collaborare con tutti i club e soprattutto quelli che fanno le coppe europee. Le modalità sono chiare: spiegazioni delle modalità di allenamento, rapporti sulle condizioni fisiche dei giocatori e - in caso di stage - risparmio per quelli che saranno impegnati in Europa. Con questo spirito, nessuna meraviglia che anche Garcia si sia sentito pronto a mettersi a disposizione qualora Conte in futuro avesse bisogno di pareri sui calciatori a sua disposizione.
LA "PRIMA" A COVERCIANO Ma l’attivismo del nuovo c.t. non si ferma qui. Oggi, infatti, farà per la prima volta il suo ingresso a Coverciano da selezionatore, visto che incontrerà il collaboratore tecnico Viscidi e gli allenatori delle Nazionali giovanili. Non solo. Se gli orari lo permetteranno, Conte andrà a trovare anche la Fiorentina - un’altra rivale storica - incontrandosi con Montella e i suoi ragazzi, anche se fino a ieri sera nessun appuntamento era stato ancora fissato. In ogni caso, il c.t. non si ferma, tant’è che ieri pomeriggio ha lavorato al fianco della Federcalcio anche sui fronti della logistica degli spostamenti e della comunicazione. In attesa dell’esordio di Bari contro l’Olanda, l’era Conte è davvero cominciata. Astenersi i timidi e i deboli di cuore.
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