(Gazzetta dello Sport - A.Pugliese) - Trentacinque giorni dopo l'infortunio, Michael Bradley vede finalmente la luce alla fine del tunnel. È recuperato a tutti gli effetti, come conferma anche la doppia seduta di allenamento di ieri pomeriggio. E, con lui, anche Zeman — forse — comincia a vedere un po' di luce in più, potendo rimettere in sesto almeno 2/3 del centrocampo titolare, così come l'aveva pensato ad inizio stagione (Bradley-De Rossi-Pjanic). Di ritorno Così, proprio nel giorno in cui plana sulla Capitale James Pallotta (atterrato a Ciampino ieri nel primo pomeriggio) torna a disposizione anche l'unico giocatore americano. La lesione muscolare (tra il 1° e 2° grado) alla coscia destra dello scorso 29 agosto è ormai un brutto ricordo, ora bisognerà solo vedere come Bradley sarà capace di rimettersi in pari a livello fisico ed atletico. Zeman lo spera, per rimetterlo subito in campo. Del resto, nella tournée americana Michael era stato uno dei più positivi in assoluto, per poi scendere di rendimento (ma come un po' tutti) nell'esordio stagionale con il Catania. Quella è stata anche l'unica partita ufficiale giocata finora da Michael, che si trovò spesso al centro del gioco (con 38 passaggi completati durante i 96' di gioco, recuperi compresi), giostrando alla destra di De Rossi. Lì andrà a giocare anche domenica, con De Rossi riportato in cabina di regia e Florenzi che completerà il terzetto di centrocampo. Tra l'altro, domenica con l'Atalanta ci sarà la festa della Hall of Fame e Pallotta sarà allo stadio. Dovesse essere recuperato a tutti gli effetti, Bradley andrà in campo anche (ma non solo) per questo. Perché nella prima apparizione americana di Pallotta come presidente, avere un americano anche sul terreno verde è cosa gradita.
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Buona notizia per la Roma Bradley c’è
(Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) – Trentacinque giorni dopo l’infortunio, Michael Bradley vede finalmente la luce alla fine del tunnel. È recuperato a tutti gli effetti, come conferma anche la doppia seduta di allenamento...
Cosa cambia Ma con Michael in campo cosa cambia nel centrocampo giallorosso? Di certo ci saranno più geometrie, il gioco sarà probabilmente più palleggiato, ma Bradley deve anche garantire maggiori inserimenti. Ci riuscirà? È quello che gli chiede Zeman (come, del resto, a tutti i suoi intermedi di centrocampo): di giocare poco con la palla tra i piedi e di inserirsi il più possibile negli spazi lasciati dai tagli degli esterni d'attacco. Dalla sua parte dovrebbe giocare uno tra Destro e Lamela. Bradley dovrà dialogare il più possibile con la punta di riferimento ed andare. Per portare a casa i tre punti e riprendersi quel posto di titolare finora solo accarezzato.
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