La bufera è scoppiata subito, appena Cengiz Under ha pubblicato la sua foto in maglia giallorossa con il saluto militare e le tre bandiere della sua Turchia, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.
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Bufera turca. Dopo Demiral anche Under appoggia l’attacco ai curdi
Il giocatore della Roma e la foto a favore di Erdogan Sollevazione sui social: «Togliti la maglia giallorossa»
Un tweet muto, ma assai esplicito nella sostanza. Erano circa le 12.30 di ieri e la presa di posizione dell’attaccante della Roma ha creato un putiferio. Intorno al club giallorosso ma non solo, perché anche tanti tifosi romanisti hanno rimproverato all’esterno turco il messaggio (diventato subito di tendenza su twitter). Arrivato nel momento in cui le truppe di Erdogan avanzano in Siria a caccia di curdi, lasciandosi alle spalle centinaia di morti. "Vergognati", "Levati la maglia, non infangarla", "Qui non si accettano assassini", alcuni dei commenti dei tifosi contro il post di Cengiz. E in molti sono arrivati anche a chiedere alla Roma di dissociarsi.
Il putiferio, tra l’altro, era già scoppiato il giorno prima, quando a prendere posizione a favore della Turchia era stato lo juventino Demiral, direttamente dal ritiro della nazionale, con un tweet.
Under quel saluto postato in foto ieri lo aveva già fatto il 3 febbraio 2018, dopo un gol segnato all’Olimpico al Benevento. Non basta: l’intera nazionale, ieri in campo contro l’Albania, dopo il gol dell’1-0 di Tosun, ha esultato con lo stesso saluto militare di Under che tanto ha fatto parlare in Italia.
E la Roma? Il club ha deciso di non commentare il post per due motivi: è un messaggio privato che, tra l’altro, non è neanche chiaro a cosa si riferisca realmente. All’offensiva turca in Siria? Alla morte del primo soldato turco? O, magari, anche alla partita serale, quella di ieri sera a Istanbul tra Turchia ed Albania ed a cui Under non ha potuto prendere parte per l’infortunio alla coscia destra. Insomma, uno statement indecifrabile.
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