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Bruno Peres: “Grazie Roma, tornerò all’Olimpico per tifare”

Bruno Peres: “Grazie Roma, tornerò all’Olimpico per tifare”

Il brasiliano: "La prima volta ero immaturo e ho sbagliato. Cambiato grazie a Glenda, sono pronto per la nuova avventura"

Redazione

Ha salutato i tifosi con un post su Instagram che ha colpito tutti. C’era qualche errore di ortografia, inevitabile visto che Bruno Peres lo ha scritto in prima persona. "Grazie Roma per questi 5 anni di tante emozioni e di cose belle, sono felice di aver indossato questa maglia, per me e stato un onore portare questi colori. Non dimenticherò mai tutto quello che abbiamo passato insieme, lascio qui il mio saluto ai tifosi, a tutti quelli che mi hanno sostenuto in questi anni e a tutti quelli che mi hanno criticato: tutti voi mi avete fatto crescere e vi porterò con me sempre. La Roma non si discute, si ama. Un grande in bocca al lupo. Grazie Roma". La La Gazzetta dello Sport lo raggiunge mentre è con la fidanzata, Glenda, che essendo romana sancisce il legame del calciatore con la città.

Pronto a partire? "Ora andiamo un po’ in Brasile, a San Paolo, a casa mia. Ci riposiamo e poi siamo pronti per la nuova avventura".

Vi aspettano la Turchia e il Trabzonspor, dove siete stati accolti con tutti gli onori. "Bello, ci attende un’esperienza di vita interessante".

I tifosi della Roma l’hanno salutata con affetto. "Mi ha fatto un piacere enorme, mi ha colpito perché lascio qui tante persone a cui sono legato e tanti bei ricordi. Soprattutto dell’ultimo anno. Non è stato facile, per me e per tutti, ma mi ha fatto piacere esserci. Non posso dire altro se non che indossare la maglia della Roma è stato un onore".

Lei è tornato dal Brasile un anno e mezzo fa, in pochi avrebbero scommesso che sarebbe riuscito a restare e a giocare anche spesso. "Ci tengo a dire una cosa: le critiche che c’erano prima nei miei confronti erano meritate, ho sbagliato molto, fuori dal campo, e tante cose mi sono servite per crescere. Me la posso prendere solo con me stesso. Però quando sono tornato avevo una testa diversa, mi sono dato un’opportunità e l’incontro con Glenda ha fatto il resto. Mi ha aiutato a capire tante cose, mi ha dato un equilibrio e in questa stagione ho vissuto con una serenità e una felicità che mai avevo avuto prima".

Le dispiace non essere rimasto nella Roma di Mourinho? "Sono contento perché ci ho giocato, nella Roma.Penso e spero sarà l’allenatore giusto perché una squadra come questa ha bisogno di vincere. Faccio l’in bocca al lupo ai ragazzi e a tutti, io li seguirò da tifoso e quando tornerò a Roma, e si potrà, sicuramente mi vedrete allo stadio".