A rappresentare la Roma domani nella chiesa di piazza del Popolo, nel centro storico della Capitale, ci sarà proprio lui, Bruno Conti, che di Proietti era anche un grande estimatore. "Gigi era un maestro non solo come professionista, ma anche come persona – ricorda Conti, attuale direttore tecnico delle giovanili della Roma, intervistato da Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport – Sempre gentile, sempre disponibile. Un maestro di umanità, appunto". Già, con la Roma in fondo al cuore. Tanto che succedeva spesso che Proietti facesse spostare anche gli orari delle riprese o delle prove se in concomitanza delle stesse c’era la partita della Roma. "Vero, è successo più di una volta – continua Conti – Del resto la Roma non si discute, si ama. E per Gigi era esattamente così".
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Bruno Conti: “Gigi Proietti maestro vero, come Liedholm”
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"Ho tanti ricordi che mi legano a lui, ad iniziare da quando ci venne a trovare a Trigoria subito dopo il secondo scudetto – continua Conti –. Furono momenti molto belli, di grande divertimento. Scherzava con tutti: me, Falcao, il presidente Viola. E poi tanti ricordi anche nei molti derby del Cuore che abbiamo vissuto insieme. Era un maestro di eleganza anche nel saper essere tifosi".
Eleganza che negli anni lo ha portato anche ad essere amico di Totti, della famiglia Sensi. E di Bruno Conti. "Per me è stato un grande maestro, nel suo campo a livello di uno come Liedholm per quanto riguarda il calcio. Non so neanche quante volte avrò visto “Febbre da Cavallo”. E quante volte ho ritrovato degli sketch con dentro la Roma nei suoi film. Ce la metteva sempre, era una questione di cuore". Esattamente come il cuore di tanti romanisti da lunedì mattina è un po’ più vuoto di prima...
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