Bruno Conti sponsorizza la presenza di Federico Chiesa in Nazionale. "Non ho avuto bisogno di vederlo in azione contro la Polonia per apprezzare le sue doti - racconta l'ex calciatore della Roma sulle pagine de "La Gazzetta dello Sport" - Quando entra dà sempre la scossa. Ha tutte le qualità per fare bene, perché è un talento vero. Un po’ come capitava a me, può giocare su tutte e due le fasce, a seconda che l’allenatore gli chieda di andare sul fondo e crossare oppure di accentrarsi e provare il tiro in porta. Per fare cose del genere devi avere una tecnica di base indiscutibile. Senza contare che ha anche un ottimo tiro e tanta forza fisica, cosa che gli consente di essere molto bravo in interdizione".
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Bruno Conti: “Chiesa talento vero. In lui rivedo la mia voglia d’imparare”
L'ex giallorosso: "Come capitava a me, può giocare su tutte e due le fasce, a seconda che l’allenatore gli chieda di andare sul fondo e crossare oppure di accentrarsi e provare il tiro in porta. Per fare cose del genere devi avere una tecnica...
Conti ricorda anche com’è diventato Conti: "Ai miei tempi c’era un maestro come Nils Liedholm che a fine allenamento, facendoci restare a calciare contro il muretto, ci insegnava a usare bene tutti e due i piedi. In Chiesa rivedo la stessa voglia d’imparare e lo stesso spirito di sacrificio che aveva gente come me, Causio e Claudio Sala. Si vede che ha alle spalle una bella famiglia come quella di Enrico, ma rispetto al padre è più forte in copertura".
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