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Boniek: “C’è il rischio di non giocare più. Meglio chiudere il campionato il 30 giugno”

Il membro dell'esecutivo Uefa: "Per ora abbiamo solo ipotesi, non può prendere una decisione definitiva. In emergenza servono misure straordinarie"

Redazione

L'attuale presidente della Federcalcio della Polonia e membro dell'esecutivo Uefa, Zibì Boniek ha rilasciato un'intervista per "La Gazzetta dello Sport" nella quale commenta le varie ipotesi di ripresa dei campionati e il destino dei prossimi europei: "Per ora l'Uefa ha solo ipotesi, non può prendere una decisione definitiva. In emergenza servono misure straordinarie. Non si sa cosa succederà, se a maggio saremo tutti pronti e tante altre cose...".

Quali sono le altre cose?

I giocatori per esempio. Saranno pagati per i mesi in cui non lavorano? Entreranno in campo anche gli avvocati. Non credo si andrà oltre il 30 giugno per motivi legali. Speriamo di farcela".

C'è il rischio di non giocare più?

Per ora tutto è possibile. Se non si potesse più in Polonia o in Italia non so cosa succederebbe con titoli e retrocessioni. Un grande problema. Non credo comunque ci sia la possibilità di finire questo campionato in autunno. Meglio concludere il 30 giugno e cominciare il nuovo ad agosto".

Come?

Problema di ogni singola federazione.

E per le prossime coppe?

Speriamo ci siano classifiche definitive, altrimenti bisognerà inventarsi un sistema diverso. Siamo in emergenza e servono misure straordinarie.

Prospettive?

Credo nell'Uefa e confido nel dialogo. Ripeto: è presto. Possiamo prendere decisioni di principio e sperare che si giochi il prima possibile".