In Spagna sono praticamente certi, En-Nesyri non sarà più un giocatore del Siviglia. Perché, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, da quelle parti devono risolvere un bel po' di problemi finanziari e perché c'è da coprire dal punto di vista economico quanto uscito per i tre rinforzi ufficializzati in pochi giorni: Peque, Lokonga e Saúl. Il d.s. Orta ha detto: "Si cederemo qualcuno. Youssef piace ma serve un'fferta che ci soddisfi"Il centravanti marocchino è in scadenza ed un' offerta intorno ai 20 milioni andrebbe benissimo.
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Bomber volante. La Roma insiste: En-Nesyri in attacco. Salta più di Ronaldo
Del resto, En-Nesyri è insieme a Sorloth quello che per il ruolo di centravati piace di più a Daniele De Rossi. Il tecnico vuole un attaccante dominante, capace di aprire anche gli spazi per gli inserimenti da dietro. Su Sorloth si è fatto sotto il West Ham, con un'offerta di circa 25 milioni più bonus che però non è stata accettata. A Siviglia, invece, hanno messo gli occhi su un ex giallorosso, Azmoun, che ieri ha disertato il primo allenamento con il Bayer Leverkusen, edè finito di conseguenza fuori rosa e potrebbe così aiutare indirettamente la Roma: se il Siviglia lo porterà a casa, allora la necessità di vendere il marocchino sarà ancora più dirompente.
La Roma quindi continua a sperare di poter arrivare a dama, considerando anche che nel frattempo gli arabi dell'Al-Qadsiah hanno cambiato obiettivo, virando sul francese Aubameyang e anche il Fenerbahçe ha preso cognizione della frenata del giocatore e ha iniziato a sondare l'eventuale disponibilità di Armando Broja perché anche se la Roma non ha presentato offerte ufficiali, con il Siviglia la quadra alla fine si troverà, il problema è strappare il sì al giocatore. Che ha in mano un'offerta molto ricca del Fener (quasi 5 milioni, contro l'1,5 che guadagna ora), ma sembra più allettato dalla Serie A che non dalla Super Lig Turca. Con En-Nesyri, tra l'altro, la Roma troverebbe anche un giocatore capace di sfruttare al meglio i palloni alti, impreziosendo anche il lavoro di Angelino ad esempio. Basti ricordare il gol segnato in Qatar, all'ultimo Mondiale, quando nei quarti di finale eliminò il Portogallo con il suo Marocco, trascinando la nazionale africana alla prima semifinale della sua storia grazie a una rete segnata di testa all'altezza di ben 2,78 metri. Un salto anche più alto di quello già per sé impressionante di Cristiano Ronaldo, che il 18 dicembre del 2019 a Marassi (contro la Sampdoria) si alzò in cielo fino a 2,56 metri.
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