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Bologna, Ferguson: “Con Motta abbiamo trovato mentalità e fiducia in noi stessi”

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Lo scozzese: "Siamo tutti molto abbattuti per quel che è successo a Mihajlovic: riposi in pace"

Redazione

"Avere due ex calciatori in famiglia, mio zio Barry e papà Derek, mi ha sì portato a vivere e sognare calcio sin da piccolo. Ma anche, e soprattutto, a volerlo vivere e sognare senza offuscare il cognome di famiglia" ha detto Lewis Ferguson, 23 anni, 3 gol in A da deb, tuttocampista del Bologna che ha sorpreso un po’ tutti, intervistato da Matteo Della Vite su La Gazzetta dello Sport.

Suo zio Barry è un’icona per i Glasgow Rangers, oltre che Membro dell’ordine dell’Impero britannico. Suo papà Derek ha giocato fra Inghilterra e Scozia e vinto un titolo proprio coi Rangers. Insomma, eredità brillanti: le ha mai pesato tutto questo? "Ho semplicemente dato sempre di più, una corsa in più, una esercitazione in più. Perché il loro livello è stato alto e, sì, avverto la pressione fra me e me di mantenere la loro altezza»"

I consigli più forti di Barry e Derek? "Che non esiste sconfitta o vittoria che possa portarti nel baratro o all’esaltazione. Umiltà. Equilibrio, piedi per terra".

Lo ha un po’ perso, l’equilibrio, quando ha realizzato quel fantastico gol al Sassuolo? "No, no. Anche perché secondo me ne feci uno più bello. Era il mio esordio da professionista, giocavo nell’Aberdeen, rovesciata contro il Burnley:c’è anche su youtube…".

Dodici punti nelle ultime 5 gare prima della sosta: il Bologna può ancora crescere? "Abbiamo tecnica e carattere, si può crescere molto. Mi faccia dire che siamo tutti molto abbattuti per quel che è successo a Mihajlovic: riposi in pace".

Motta cosa vi ha dato? "Si lavora con molta intensità. E mi piace. E stiamo anche giocando bene. Poco alla volta abbiamo trovato mentalità e fiducia in noi stessi: e questo ha fatto la differenza: E’ la testa che fa tutto".