Il coronavirus ha sconvolto lo sport, il mondo, le vite di tutti, e Bojan Krkic lo sa: "Io vivo a Montreal, in Canada - dice il 29enne - e da casa mi dicono che sentono solo sirene di ambulanze. Soffro molto per il mio paese, ma anche per l’Italia" dice l'attaccante spagnolo intervistato da Francesco Pietrella su La Gazzetta dello Sport. Ecco uno stralcio delle dichiarazioni. "La Roma è stata la prima squadra ad aprirmi le porte dopo aver vinto tutto a Barcellona, posso solo ringraziarla. Ho molti amici italiani, Roma e Milano sono nel mio cuore".
rassegna stampa
Bojan: “Ho la Roma nel cuore”
L’ex dei giallorossi e del Milan adesso gioca in Canada. "In Italia anni fantastici, però ora soffro per i morti dovuti al virus"
Dopo la Liga ha giocato in Serie A, Eredivisie, Premier, Bundes, di nuovo Liga. Ajax, Stoke City, Mainz, Alavès. E' stato il primo calciatore spagnolo ad aver segnato almeno un gol nei primi 4 campionati, il settimo in assoluto a riuscirci. Ora Bojan gioca nel Montreal Impact. Dopo aver girato mezza Europa segna e sogna in Mls, sotto la guida di Thierry Henry. Uno dei suoi idoli da bambino.
Un’immagine per Roma?
"Francesco Totti. Lui è stato Roma e la Roma, era come un Dio. Adesso che lui e De Rossi non giocano più lì mi fa davvero strano. Ricordo anche l’Olimpico, i tifosi, il mio primo gol in casa con l’Atalanta. Mi hanno sempre voluto bene e tuttora penso a loro. Anche a Sabatini, mi ha sempre dato fiducia. Era onnipresente. Si metteva sul tetto e osservava tutto. Viveva la Roma h24".
Provò a farlo anche Luis Enrique.
"Aveva una sua idea e voleva imporla, non fu facile. Quando andò via noi giocatori eravamo dispiaciuti, ma in Italia è difficile convincere con un certo tipo di idee. Ricordo partite in cui avevamo in mano il gioco, tanto possesso palla, ma prendevamo gol in contropiede".
È contento di quanto ha fatto alla Roma?
"Certo. Era il primo anno in Serie A, lontano da Barcellona, in una piazza importante. Segnai 7 gol e giocai quasi tutte le gare. Non so quanti giocatori abbiano fatto lo stesso alla prima stagione in A".
Ha mai avuto altre occasioni di tornare in Italia?
"Sì. Dopo Milan e Roma, negli anni, ho ricevuto qualche proposta, ma non dico nulla".
Quindi non rifiuterebbe?
"L’Italia è una parte di me, ho passato due anni fantastici. Ora sono felice a Montreal e voglio concentrarmi su questa nuova avventura. Il campionato è fermo, stiamo a casa, non andiamo neanche ad allenarci. Qui hanno chiuso tutto subito. Stiamo vivendo tutti la stessa situazione, ma ci rialzeremo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA