rassegna stampa

Bilancio ai raggi X: Roma, gestione insostenibile. È Pallotta a garantire la continuità aziendale

Stipendi schizzati alle stelle e ammortamenti hanno reso la situazione complicata. Senza premi Champions e ricche plusvalenze, in sei mesi si sono persi 87 milioni

Redazione

Nel 2018-19 è stato il raccolto-record dalle cessioni a mitigare le perdite della Roma: 25,1 milioni di deficit dopo 128,8 milioni di plusvalenze nette. Ma gli stipendi schizzati alle stelle (da 158,8 a 184,4 milioni), così come gli ammortamenti (da 56,3 a 83,1) hanno reso la gestione insostenibile, riporta "La Gazzetta dello Sport" nel suo report su tutti i bilanci della Serie A. Un quadro che è emerso nella sua drammaticità con la semestrale al 31 dicembre. Senza i premi Champions e le ricche plusvalenze, in sei mesi si sono persi 87 milioni e la proiezione a fine stagione sarebbe di -110 milioni, nonostante una riduzione del costo del lavoro. In soccorso arriva l’aumento di capitale da 150 milioni, già coperto per 89 milioni dai versamenti di Pallotta. Al 31 dicembre l’indebitamento finanziario netto è cresciuto a 264,4 milioni, dai 220,6 del 30 giugno, con il rifinanziamento del debito attraverso l’emissione di un bond da 275 milioni.