Cosa c’è oltre la linea dell’orizzonte? Noia, normalità lontano dai riflettori? La spesa al supermercato, la corsetta al mattino, la domenica in famiglia? Le chiamano bandiere, le ultime bandiere del calcio. Il finale, però, non è sempre colorato. Succede oggi a Totti, ma è già capitato. Anche Alessandro Del Piero si ritrova un giorno di fronte al bivio e non ci pensa due volte. Vuole percorrere ancora la strada a strisce bianconere, forse all’infinito, per quel suo legame indissolubile con la Juventus. Ed invece il finale è più acido di quanto si possa immaginare: dopo 19 anni e centinaia di gol, Agnelli, annuncia all’assemblea degli azionisti la fine del rapporto col giocatore. Del Piero gioca l’ultima partita con la Juve il 30 giugno 2012, poi vola a Sydney a caccia di «qualcosa di nuovo».
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Bergomi, Maldini, Del Piero e gli addii amari
Le chiamano ultime bandiere, ci si aspetta sempre un po' di rispetto in più. E invece, quando il tempo ti obbliga ad appendere gli scarpini al chiodo, a tanti non è andata poi così bene
Anche a Paolo Maldini non è andata così bene, scrive Alessio D'Urso su "La Gazzetta dello Sport". Dopo 24 anni di trionfi, il 24 maggio 2009 il capitano gioca per l’ultima volta in casa contro la Roma di Totti (in gol). Cerimonia d’addio in grande stile: consegna ai tifosi di album di figurine e di una sciarpa commemorativa. Eppure, durante il giro di campo finale – quasi 80mila spettatori in piedi ad applaudirlo, compresi i tifosi della Roma – un settore di ultrà della curva Sud contesta il difensore, rovinandone parzialmente l’addio. Motivo dei fischi: alcune considerazioni di Paolo sul tifo organizzato.
Pure in casa Inter gli amori che sembravano non finire mai finiscono. Il rapporto post-carriera con lo «Zio» Beppe Bergomi non inizia neppure: 20 anni di militanza, un futuro da commentatore a Sky.
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