rassegna stampa

Bavagnoli Panchina d’oro: “Un premio per le tante lotte”

Gioco frizzante ma equilibrato, spazio alle giovani italiane. La giallorossa eletta miglior tecnico del 2018-19

Redazione

"Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società". Le parole di Rita Levi Montalcini raccontano bene anche Elisabetta Bavagnoli - Betty per tutti –, il tecnico della Roma che ieri a Coverciano ha ricevuto dall’Assoallenatori la Panchina d’oro, premio riferito alla stagione passata.

Dopo altri vent’anni di carriera in panchina che l’ha portata da Fiano Romano al Canada – dove è stata vice c.t. di Morace partecipando al Mondiale casalingo del 2011 –, Betty - scrive Giulio Saetta su "La Gazzetta dello Sport" - può finalmente dire che il premio ricevuto ieri "è, dato dai colleghi, un riconoscimento gradito. È una gratificazione. Ringrazio il mio staff, le mie giocatrici, la Roma. Il calcio femminile ha fatto un grande passo negli ultimi anni ma abbiamo fatto tante lotte, dalla mia generazione a quella successiva. Da due-tre anni la Federazione ha intrapreso un percorso importante con un progetto di investimento per il calcio femminile".

All’inizio della stagione passata, la neonata Roma ha faticato ma ha chiuso quinta il girone d’andata e si è mantenuta quarta per tutto il ritorno, raggiungendo la semifinale di Coppa Italia. Quest’anno sta mantenendo lo status di quarta forza del torneo e si è tolta la soddisfazione di battere la Fiorentina a Firenze. Bavagnoli fa un 4-3-3 spumeggiante ma equilibrato. E soprattutto sa crescere le giovani: Serturini e Bonfantini (classe ’98 e ’99) sono titolari fisse, le 2000 Greggi e Soffia hanno minutaggi utili alla Nazionale. Domenica vittoria pesante a Empoli con doppietta della bomber francese Thomas, già a quota 9.