Gabriel Batistuta presente alla sesta edizione della «partita mundial: Italia- Resto del Mondo». Il match lo vede come protagonista assoluto, compreso la griffe del gol. A ridosso dell’amichevole Italia-Argentina, della Roma che sfida il Barcellona di Messi in Champions League, di un calcio italiano senza Mondiale e da rilanciare, della sua Fiorentina col lutto nel cuore... "Già, una tragedia quella di Astori. Difficile trovare le parole. Pensi al collega e pensi anche al padre", ha dichiarato al quotidiano "La Gazzetta dello Sport".
rassegna stampa
Batistuta tifa Roma: “Alla pari col Barça se sarai perfetta”
Il ritorno del Re Leone in Italia: "Sto seguendo il lavoro di Eusebio, fa giocare la sua squadra in un modo che mi piace"
È sembrato emozionato nel ritrovare l’Olimpico.
"Sì, un po’ sì. Non è mai accaduto di rigiocarci dopo il 2003. Ricordo ancora la gara dello scudetto contro il Parma, l’invasione di campo, la festa...".
Di Francesco, suo ex collega sulla panchina della Roma, come Montella ora in Spagna. Da dove iniziamo? Dal club che, con Sensi, le regalò l’unico scudetto in Italia?
"Sto seguendo il lavoro di Eusebio, fa giocare la sua squadra in un modo che mi piace. Comunque negli ultimi anni la Roma è sempre lì, e sempre gli è mancato qualcosa per vincere lo scudetto. Ma secondo me è solo colpa d’una Juventus troppo forte, formidabile. Montella in panchina? Contento per lui e per Eusebio. Io no, non penso ad allenare, preferisco fare soffrire solo loro".
Dzeko occupa quel ruolo che fu suo, ha i suoi compiti in una Roma diversa.
"È un buon giocatore, bene hanno fatto a non cederlo a gennaio, senza di lui non credo si sarebbero qualificati per i quarti di Champions. La Roma è tra le prime otto d’Europa. Un pronostico per la sfida col Barcellona? È difficile, ma la Roma le altre sette può batterle, come può perdere... Secondo me se la gioca alla pari. Serviranno però 180’ perfetti".
(G. Imparato)
© RIPRODUZIONE RISERVATA