rassegna stampa

«Bandiera» Pjanic. Con i nerazzurri storia mai banale

Quando Spalletti si affida a Pjanic pensa alla testa del bosniaco, pensa a linee di passaggio che in pochi leggono, in pochi intravedono. Il modo in cui Pjanic è entrato in campo domenica scorsa a Udine ha stregato l’allenatore

Redazione

Pjanic di nome fa Miralem, «emir alem», il «portabandiera dell’impero» appunto, il «principe di tutti gli stendardi», fa notare Davide Stoppini su "La Gazzetta dello Sport". E la metafora veste bene il profilo di un centrocampista che tanto fa e tanto fa bene. Fa l’interno di un reparto a tre, fa gli assist e i gol, 11 tra Serie A e Champions: mai così tanti in carriera nella stessa stagione.

Quando Spalletti si affida a Pjanic pensa alla testa del bosniaco, pensa a linee di passaggio che in pochi leggono, in pochi intravedono. Il modo in cui Pjanic è entrato in campo domenica scorsa a Udine ha stregato l’allenatore, che non a caso ha detto: «È stata una delle chiavi della vittoria». Lo sa mezza Europa, questo segreto. Intorno al bosniaco in estate si scatenerà un’astaPsg e Chelsea in prima fila —, chissà se la Roma avrà la forza di resistere. Chissà se conterà anche la parola del giocatore.