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La Gazzetta dello Sport

Azienda Mourinho, un impero da 6 milioni fuori dal campo

Getty Images

Dalle auto agli orologi, il portoghese è un gigante della comunicazione, testimonial di tanti marchi mondiali

Redazione

Non un semplice allenatore. Meglio definirlo una sorta di azienda che siede in panchina per vincere, scrivono Chiara Zucchelli e Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. José Mourinho è anche questo. Dalla sua, infatti, ha anche carisma, leadership ed empatia in grado di promuovere qualsiasi tipo di prodotto commerciale. Qualità del genere, ovviamente, non potevano passare inosservate nel mondo degli sponsor, che da tempo lo hanno scelto come loro testimonial. Per questo, alla chiusura del 2020, l’allenatore portoghese risultava testimonial di marchi diversissimi fra loro. Si va dalle carte di credito ai videogiochi, dalle piattaforme media agli abiti. E così, affiancati a Mourinho, abbiamo visto Adidas, Audi, Top Eleven (videogiochi), Hublot (orologi). GSA (General Sports Authority) dell’Arabia Saudita, Hupu (piattaforma d’informazione cinese), Paddy Power (scommesse). Mastercard ed Ermenegildo Zegna. Insomma, una sorta d’impero di sponsorizzazioni che viene valutato circa 5-6 milioni l’anno. Ma l’appeal del portoghese, nel corso del tempo, ha toccato anche altri tipi di marchi, tant’è vero che Mourinho è stato testimonial, tra gli altri, anche di Yahoo, BT Sports, Henderson Finance, Braun, Heineken, EA Sports, Lipton, Jaguar e Sky Sport. Tutto questo, grazie alla regia portata avanti dalle società che seguono l’allenatore nelle attività fuori dal campo, cioè la CAA e la Polaris, braccio commerciale della Gestifute, l’agenzia di Jorge Mendes, il manager di Mourinho. L’impressione è che la Roma abbia dato la panchina a un gigante e che con il suo arrivo nel club giallorosso potrebbe anche aprire la strada alla caccia del nuovo "main sponsor", visto che l’attuale (Qatar Airways) è in scadenza.