In queste ultime settimane anche Paulo Fonseca è entrato nel mirino delle critiche anche se il tecnico ha scelto di puntare il dito sul fattore mentale, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport". Se nel primo campionato (fino a dicembre) la Roma aveva rispettato la tabella di marcia, il secondo finora è stato un disastro. Quello della preparazione insufficiente è solo un ritornello sentito mille volte. Ma non è sempre così. La Roma è sesta come chilometri percorsi (109.173) avendo davanti solo Juve e Inter tra le big di Serie A. A Trigoria si ricomincia a parlare dei carichi troppo blandi di lavoro nel periodo post-natalizio, che qualcuno ha giudicato persino troppo lungo. Vero? Difficile essere sicuri. Con Fonseca di certo le doppie sedute non sono frequenti e gli infortuni stagionali non hanno aiutato il tecnico portoghese. Una preparazione settimanale troppo pesante potrebbe mettere a rischio qualche giocatore nella fase calda della stagione. Gli otto giorni in cui la Roma sfiderà Lecce, Gent e Cagliari saranno la cartina di tornasole del momento.
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Autonomia non illimitata? Fonseca studia i rimedi
Gli ultimi match hanno evidenziato il calo fisico della Roma. Sosta natalizia e carichi di lavoro sotto accusa
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