Da Siviglia raccontano di un Monchi che darà le dimissioni dall’incarico nel suo attuale club non appena chiusa questa sessione di mercato, a febbraio. Poi sarà libero di volare altrove. E tutto porta a Roma, anche le dichiarazioni dello stesso Monchi rilasciate due sere fa a BeIn Sports España: «Ho bisogno di un maggior potere decisionale – ha detto –, sono convinto che in Ligue 1 o in Serie A potrei lavorare meglio». E ancora: «A Siviglia dicono che io andrò via dopo il mercato di gennaio. Certamente non lo farò con il pagamento della clausola. Il segreto del mio successo? Mi sono ispirato a club come il Lione e Porto, società che spendono poco, vendono bene e per di più vincono. La chiave è coordinarsi con l’allenatore: se non sei capace di leggere il profilo esatto dei giocatori di cui ha bisogno il tuo tecnico, per quanto buono possa essere il calciatore in un altro contesto, non trionferà».
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Attesa Defrel e pressing Kessie. Monchi: «Mi piace la Serie A»
Per il francese la Roma non vuole forzare l’offerta, l’ivoriano è l’idea forte per l’estate
Capitolo Defrel: tra Roma e Sassuolo quella di ieri è stata una giornata interlocutoria: da Trigoria fanno sapere che l’affare si farà solo alle loro condizioni, voglia di farsi prendere per il collo non ce n’è. E dunque prestito con obbligo di riscatto nel 2018 per una valutazione di 15-16 milioni al massimo, con Ricci e Marchizza (più di Tumminello) come possibili contropartite.
La Roma è in pressing sull’Atalanta per Kessie, eliminato ieri dalla Coppa d’Africa con la Costa d’Avorio. Il giocatore piace parecchio e il club vuole tenersi informato sull’evoluzione della situazione. Salvo sorprese, il discorso non riguarda questa sessione: l’idea è per la collezione estate 2017. Magari con la benedizione di Monchi.
(D. Stoppini)
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