rassegna stampa

Attentati Parigi, Garcia impietrito: «Uniti per costruire»

Nella giornata di ieri si sono susseguiti diversi messaggi di solidarietà al popolo francese da parte dei calciatori giallorossi, da Florenzi a Pjanic, da De Sanctis a Totti, che conclude: «Non ci sono parole...»

Redazione

Approfittando del weekend libero, Garcia era volato a Parigi per passare due giorni a casa. Allo Stade de France ad assistere a Francia-Germania, oltre a Digne e Ruediger, c'era anche lui. Poi, però, i 7 attentati hanno stravolto la capitale francese, colpendo tutto il mondo occidentale.

Tutta la squadra giallorossa e gli uomini a essa più vicini - come riporta Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport" - hanno un gruppo su WhatsApp per comunicare. Nella notte della tragedia, è stato subito un rincorrersi di messaggi sapendo che in campo c’erano Digne e Ruediger, e soprattutto sugli spalti Garcia, Vainqueur e il preparatore Scala. Ad un certo punto è stato il team manager Manolo Zubiria a rassicurare i giocatori sul fatto che l’allenatore stava bene. Nel fisico, ovviamente, perché quando gli elicotteri hanno cominciato a sorvolare lo stadio e si è profilato il primo bilancio della carneficina, Garcia è rimasto colpito al cuore: «Il mio pensiero va alle vittime e ai feriti di questa tragedia — commenta su Twitter —. Non ci sono parole per descriverla. Restiamo uniti per costruire un futuro migliore».

"Noi siamo tornati a casa senza problemi — commenta Ruedigerma siamo ancora tristi e sotto choc per tutto ciò che è successo". Anche Digne ha poca voglia di parlare: «Tutti i pensieri vanno ai familiari delle vittime». Non le dimentica neppure Vainqueur, che ci tiene a far sapere: «Vorrei fare coraggio a Lass (Diarra, ndr) e a tutte le famiglie delle vittime della tragedia». Lo stesso pensiero che hanno tutti i romanisti in giro per il mondo o rimasti a casa, da Florenzi a Pjanic, da De Sanctis a Totti, che conclude: «Non ci sono parole...».