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Attacco in crisi? Niente Champions. Ora a Mourinho serve Abraham

Attacco in crisi? Niente Champions. Ora a Mourinho serve Abraham - immagine 1
La media gol pari appena a 1,29 a partita preoccupa molto i tifosi

Redazione

Il problema offensivo-gol per la Roma di Mourinho non è niente affatto banale, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. La media gol infatti, pari appena a 1,29 a partita, al momento non farebbe trovare posto nel paradiso della Champions, confermando un dato storico. Dal 2006 in poi, in effetti, solo la Samp (nel 2010) con una media identica arrivò al 4° posto, che però allora valeva solo per i preliminari. AI momento la squadra giallorossa - quinta in classifica e quindi in piena corsa per quello che è il vero obiettivo stagionale (peraltro raggiungibile anche attraverso la vittoria della Europa League) - ha però l'ottavo attacco del campionato, il che conferma i problemi in zona gol dei giallorossi. quasi una beffa, se si pensa che proprio oggi ricorre il 30° anniversario dell'esordio di Totti in A. Non nascondiamolo, in campionato - se si eccettua il rendimento folgorante di Paulo Dybala (10 gol in 29 presenze) - sta venendo a mancare quello che sarebbe difficile chiamare il "supporting cast”. Parliamo di gente come Tammy Abraham, Andrea Belotti, Ste phan El Shaarawy, prima Eldor Shomurodov e adesso Ola Solbakken, se vogliamo anche lo stesso Lorenzo Pellegrini, che nella scorsa stagione ha avuto numeri da cannoniere. Ebbene, per motivazioni assai diverse tra di loro, sul piano della prolificità nessuno di questi sta assicurando allo Special One quelle reti che consentirebbero il decollo, visto che invece la difesa appare assai solida. È ovvio che al momento è Abraham quello che davvero manca all’appellio, visto che delle 27 reti della scorsa stagione, ben 17 erano arrivate in campionato. Non è un caso che le voci di un suo possibile addio a fine stagione s'infittiscano.  Mourinho non fa sconti a nessuno e così - in vista del lungo sprint da qui a fine stagione - è pronto a cercare i gol ovunque pensa possano arrtvare. Una cosa è certa: da ora in poi è vietato sbagliare. Soprattutto sotto porta.