Gli estremi opposti di Roma e Atalanta stasera si concentreranno dalle parti dell’area giallorossa, scrive Andrea Elefante su La Gazzetta dello Sport. Certa l’emergenza per la linea difensiva di Mou, avvolto da incertezza lo schieramento offensivo con cui Gasperini sceglierà di attaccarla. A parte forse Koopmeiners, che mercoledì in Coppa Italia ha giocato solo nel finale. Come Muriel e Scamacca, in verità: solo un piccolo indizio sul fatto che possano essere loro a iniziare la gara. La verità è che oggi la Dea non ha un attacco titolare, tanto più con Lookman in Coppa d’Africa, dopo venti gare dal 1’ sulle 23 in cui è stato convocato. Senza il nigeriano, sei giocatori che Gasp ruota da partita a partita e nella stessa, visto che tre dei cinque cambi sono sempre riservati agli uomini offensivi. Un attacco rotante. Dei 44 gol stagionali (tutte e tre le manifestazioni), l’Atalanta ne ha segnati 33 con i suoi attaccanti/trequartisti: il 75%. Fatturato offensivo diviso in parti più o meno uguali fra tutti i suoi terminali che oggi, a livello fisico e psicologico, sembrano tutti in un buon momento. Forse chi è ancora un po’ alla ricerca della condizione ottimale rispetto agli altri è proprio quello che può “sentire” di più questa gara: Scamacca. Per lui, alla faccia di tanta concorrenza, è il momento di prendersi uno spazio definitivo e può farlo proprio contro la Roma, la squadra di cui è tifoso, dove ha mosso primi passi importanti e che sembrava potesse essere la sua, prima che se lo contendessero Inter e Atalanta.
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