Un paio di pezzi pesanti mancheranno all’appello e sono comunque pezzi da argenteria di lusso come Nicolò Zaniolo e Noussair Mazraoui, entrambi ai box a causa dei rispettivi infortuni. Domani, però, all’Amsterdam Arena ci sarà comunque da divertirsi, ammirando più di un giovane talento. Da una parte quelli dell’Ajax, da sempre ricercatissimi un po’ ovunque. Dall’altra quelli della Roma, in rampa di lancio, a cui mancherà anche un altro giovane talento come Marash Kumbulla, anche lui fuori per infortunio, scriva Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. In campo, però, ci sarà tanta ricchezza, anche futuribile. Ad iniziare proprio dalla sfida in regia tra Ryan Gravenberch e Gonzalo Villar, due che aspirano in tempi più o meno rapidi a diventare le menti delle rispettive nazionali.
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Antony, Villar e… Ajax-Roma diventa vetrina del lusso
In Olanda quanti gioiellini in campo tra Gravenberch, Neres, Ibanez e Mancini
Villar quella padronanza del pallone l’ha imparata da piccolo, giocando a futsal, come in Spagna fanno in tanti. Poi è cresciuto con il mito di Iniesta e l’ammirazione per Busquets, ballando tra l’Elche e il Valencia B. Adesso, dopo le prestazioni chic con la Spagna Under 21 spera anche di conquistare Luis Enrique. E poi ci saranno gli altri duelli a rubare gli occhi, quelli che metteranno uno di fronte all’altro da una parte Davide Neres e Ibanez e dall’altra Antony e Gianluca Mancini. Le due ali brasiliane di ten Haag contro i due giovani difensori giallorossi. Se Mancini tende oramai ad essere una certezza anche a livello internazionale, per Ibanez il percorso di formazione è ancora in atto. La Roma, però, un anno fa ha rifiutato 25 milioni dal Leicester e questo la dice lunga su quanto ci creda. In lui come negli altri gioiellini.
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