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Annunciata l’Opa, i Friedkin vogliono uscire dalla Borsa

Annunciata l’Opa, i Friedkin vogliono uscire dalla Borsa - immagine 1

Per il delisting serve il 95% delle azioni. Premio e loyalty program gli incentivi. Il presidente: "Sogniamo in grande"

Redazione

Ci riprova. Stavolta rendendo tutto il pacchetto più allettante di prima, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. L’obiettivo è lo stesso del 2020, quando la Roma provò (invano) ad uscire dalla Borsa, rastrellando solo l’1,674% delle azioni sul mercato. Ieri il club ha annunciato un’opa che verrà lanciata entro la prima settimana di giugno e che durerà 3 settimane, estendibili fino a 4. L’obiettivo è il controllo totale del pacchetto azionario e il successivo delisting , l’uscita dalla Borsa. Per arrivarci, però, la Roma dovrà ritrovarsi al termine dell’opa con una soglia minima del 95% del pacchetto azionario. Considerando che oggi è all’86,8%, vuol dire che sul mercato va rastrellato almeno un 8,2% di azioni (anche se l’obiettivo dichiarato è il controllo totale del 100%, con un esborso complessivo di 35,69 milioni di euro). Per invogliare gli azionisti a cedere le proprie azioni la Roma offre un prezzo per ogni singola azione di 0,43 euro. Di fatto, un premio alla fedeltà, considerando ad esempio che ieri il titolo ha chiuso a 0,36 (con un valore medio negli ultimi sei mesi di 0,31) e che, quindi, i Friedkin darebbero ad oggi sette centesimi in più ad azione, addirittura 12 sul valore medio degli ultimi sei mesi. Il premio economico, però, non è il solo incentivo a cui ha pensato la Roma, perché per tutti gli azionisti che decideranno di aderire all’offerta ci sarà anche la possibilità di far parte di un loyalty programstudiato specificatamente per i vecchi azionisti. I Friedkin hanno studiato un modo per riportare i vecchi soci dentro la vita del club, con una partecipazione attiva. Ma se poi non si dovesse raggiungere quel 95%? Scatterebbe il piano B, con un aumento di capitale riservato all’azionista di maggioranza (i Friedkin), a cui farebbe seguito una fusione inversa della Neep dentro la quotata Roma.

Soddisfatto del momento, ovviamente, il presidente Dan Friedkin: "Quando abbiamo preso la Roma, 20 mesi fa, conoscevamo la responsabilità di riportare la Roma tra le realtà calcistiche più importanti in Italia e in Europa. Oggi ci sentiamo ancora più responsabili, abbiamo investito ingenti somme, il futuro del club è luminoso. E questa opa serve a rendere più efficiente il nostro business, che consentirà alla Roma di crescere ulteriormente. Esultiamo e soffriamo con voi, è il momento di accelerare nella crescita".