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Le pretendenti ad Alvaro Morata non sono soltanto Roma, Milan e Inter, perché da ieri anche la Juve si è iscritta alla corsa per lo spagnolo, scrive Vincenzo D'Angelo su La Gazzetta dello Sport. Ed è questa la grande novità: dopo la presentazione, il capo dell’area tecnica bianconera Cristiano Giuntoli, insieme al d.s. Giovanni Manna, è salito su un treno in direzione Milano, per incontrare gli agenti del giocatore. Il tutto è successo prima che l’entourage dello spagnolo si dirigesse in Viale della Liberazione, per l’appuntamento con Marotta e Ausilio nella sede dell’Inter. Ma la matassa non si sbroglia, perché a livello economico è un’operazione che nessun club oggi può chiudere alle condizioni dell’Atletico: il club di Madrid pretende il pagamento della clausola rescissoria di 21 milioni di euro per lasciar partire Morata. Niente trattative al ribasso, niente sconti: Alvaro ha un cartellino con il prezzo appeso al collo e chi lo vuole deve semplicemente passare in cassa a pagare.
La Juve ci proverà di nuovo, probabilmente già oggi, perché le parti ieri si sono salutate promettendosi un aggiornamento rapido. Se l’incontro con la Juve è andato in scena lontano dai riflettori, assai più spettacolare è stato quello con l’Inter, vista la presenza delle telecamere sotto la sede. E all’uscita, l’avvocato Beppe Bozzo – intermediario – ha fatto melina: "È andata bene, non posso aggiungere altro". Il "bene" di Bozzo è figlio della volontà dell’Inter di chiudere per Morata anche in fretta, ma alle condizioni del club nerazzurro. Che ha presentato un’offerta da 15 milioni pagabili in più esercizi e ritiene questa l’unica strada percorribile al momento.
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