La Gazzetta dello Sport

Ana, una romanista fra le juventine…

Ana, una romanista fra le juventine… - immagine 1
Ana, moldava di 40 anni che dopo aver fatto la donna delle pulizie si è diplomata come assistente educatrice e ora lavora nelle scuole, è il capitano del gruppo. Gioca a centrocampo nell’Estrella Juvenil

Redazione

Ogni domenica si presentano al campo, quello della Vis Aurelia, infilano maglia e calzoncini e magari parlano un po’ del calcio dei grandi, con Ana a difendere i colori giallorossi in un gruppo quasi interamente bianconero, scrive Elisabetta Esposito su La Gazzetta dello Sport.

Poi l’arbitro fischia l’inizio del match. È il momento di respirare la libertà. Alle Giornate degli Autori a Venezia è stato presentato Las Leonas, docufilm di Isabel Achaval e Chiara Bondì (al cinema dal 15 settembre, anteprima romana giovedì al Nuovo Sacher) sulla passione per il pallone di alcune donne straniere, quasi tutte badanti o baby sitter, che nel loro giorno di riposo partecipano al torneo di calciotto Las Leonas. Bea, Siham, Melisa, Vani, Elvira, Joan e Ana, leonesse con alle spalle storie di vita e di emigrazione pesanti come piombo. Donne che hanno incuriosito pure Nanni Moretti che con Sacher Film ha deciso di produrre quest’opera che alterna l’adrenalina delle partite alla quotidianità delle protagoniste.

Appuntamento fisso Ana, moldava di 40 anni che dopo aver fatto la donna delle pulizie si è diplomata come assistente educatrice e ora lavora nelle scuole, è il capitano del gruppo. Gioca a centrocampo nell’Estrella Juvenil: "Quel momento della domenica ha un valore inestimabile, quando scendo in campo si azzerano lo stress e tutti i problemi accumulati. Siamo state fortunate a poter raccontare le nostre storie, le registe sono state bravissime a metterci a nostro agio e forse ci ha aiutato una certa incoscienza: non sapevamo chi fosse Nanni Moretti – ride – ma questo ci ha permesso di lasciarci andare ed essere totalmente noi stesse".

Roma e Juve. Già, la Juve. Molte sono tifose bianconere. Ma Ana non ci sta: "Ma quale Juve dai… Io amo la Roma e vado allo stadio". Alla parola stadio si volta Lucero, mascotte del gruppo: "Lavoro vicino all’Olimpico e se gioca la Roma si blocca la città! Anche per questo tifo Juve, la Roma mi complica la vita. Uno dei miei tre figli però è romanista, è andato una volta allo stadio e se n’è innamorato".