rassegna stampa

Amici e predestinati Quando Balotelli e Destro esaltavano la baby-Inter

(Gazzetta dello Sport) In fondo non è passato molto tempo da quando indossavano la stessa maglia.

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(Gazzetta dello Sport) In fondo non è passato molto tempo da quando indossavano la stessa maglia. Mario Balotelli e Mattia Destro hanno avuto un percorso comune prima che le loro strade si dividessero. Li unisce l’Inter, per entrambi la squadra delle prime gioie giovanili. Mattia è arrivato prima in casa nerazzurra (2005), dopo aver iniziato a tirare calci nell’Ascoli, Mario un anno più tardi, però poi ha bruciato le tappe. Insieme hanno giocato negli Allievi e in Primavera e hanno vinto anche un torneo di Viareggio, quello del 2008.

Primo e ultimo rigore Cinque anni fa Destro era un ragazzino di quasi 17 anni aggregato ai colleghi più grandi. Balotelli aveva appena un anno in più, però aveva già esordito in prima squadra ed era la guest star della Primavera di Esposito. Arrivò a Viareggio dopo aver segnato una doppietta alla Juventus nei quarti di Coppa Italia e trascinò la squadra fino al trionfo, con 7 gol in 6 partite. Mario in finale contro l’Empoli (partita giocata due volte perché il regolamento prevedeva la ripetizione dell’incontro in caso di parità) fece doppietta e poi trasformò l’ultimo rigore nella sequenza finale, Mattia entrò solo nei tempi supplementari, ma con una freddezza insolita per la sua giovane età fu il primo a fare centro dal dischetto. Poi fu premiato anche come miglior giovane del torneo. Mario non era ancora maggiorenne però si sentiva già un veterano in quel gruppo. La stagione precedente era stato lui a segnare il gol decisivo per lo scudetto. Destro era uno degli ultimi arrivati, così era costretto a subire gli scherzi di Balotelli e anche qualche innocuo atto di nonnismo. Come quando Mario si divertiva a rubare i telefonini ai più giovani e a restituirli senza credito.

Niente esordio con i grandi Nell’Inter Destro poi ha preso il posto di Balo in Primavera e non l’ha fatto rimpiangere per numero di gol. Con la prima squadra però non ha avuto altrettanta fortuna: Mario ha esordito in A a 17 anni ed è rimasto fino a giugno 2010. Mattia invece non ha mai indossato la maglia dei grandi e nella stessa estate in cui Balotelli emigrò al City finì in prestito al Genoa. Poi un anno al Siena, quando l’Inter aveva già deciso di non puntare più su di lui. Quando Balotelli è tornato in Italia (gennaio 2013), Destro aveva già iniziato la sua nuova vita nella Roma. Quest’anno la sua stagione è appena cominciata: è stato un 2013 travagliato, fatto di infortuni, rientri lampo e ricadute. Domenica scorsa però contro la Fiorentina è rientrato dopo oltre sei mesi di stop e ha segnato un gol pesantissimo. Anche Balo ha fatto centro nell’ultima di campionato, una doppietta che però non è bastata a battere il Livorno. Domani saranno uno contro l’altro, divisi da 19 punti in classifica e con una situazione personale molto diversa: Mario è l’intoccabile del Milan, il fuoriclasse dei rossoneri, Mattia ha bisogno di tempo per tornare al top e per trovare una sua collocazione nel tridente di Garcia. Balo e Destro sono diventati grandi. Insieme hanno vinto nell’Inter e sono stati compagni anche in azzurro, domani però nessuno dei due vuole veder esultare l’altro.

f .d.v.