rassegna stampa

Amici, arance, il bar Cristallo: ecco le menti di Roma-Milan

Spalletti modaiolo dal cuore grande, Montella corteggiato e giocoliere: vita e gioventù toscana dei due tecnici

Redazione

Roma-Milan si gioca allo stadio di Empoli e in molte altre zone della città. In campo Spalletti e Montella hanno condiviso stagioni da compagni di squadra e poi da allenatore (Luciano) e giocatore (Vincenzo). Fabrizio Corsi, che da venticinque anni è alla guida del club, li racconta così: «Le loro storie calcistiche sono iniziate qui. Quando Vincenzo a 16 anni veniva aggregato alla prima squadra era proprio Luciano a pressare Guidolin, il nostro allenatore dell’epoca, perché lo facesse giocare, stupito com’era dalle sue qualità. Qui da noi ebbe poi il problema al cuore che toglieva il sonno a noi e ai genitori: in quel periodo eravamo un’unica famiglia, sembrava che Vincenzo non potesse più giocare a calcio. Quello che è arrivato dopo è stato la conseguenza delle sue qualità, era un predestinato. Lo stesso Spalletti come allenatore merita quello che si è preso: quando era calciatore fui io ad andare dal solito Guidolin a dirgli che al gruppo era aggiunto questo ragazzo di 32 anni, che se voleva poteva averlo a disposizione. Dopo due settimane di ritiro Guidolin mi disse che per lui era un uomo fondamentale. Da allenatore il momento che ricordo è quando decidemmo di riprendere Daniele Baldini che non era ben visto dal pubblico empolese dopo essersene andato. Luciano disse che se le cose non fossero andate bene avremmo dovuto trasferirci a Montespertoli... Per chi tiferò lunedì? Mi identifico in quello che perderà».

Montella arrivò a Empoli tredicenne da Castello di Cisterna e restò fino al 1995 quando fu ceduto al Genoa, Spalletti da Certaldo, meno di 30 chilometri da Empoli, concluse qui la carriera di giocatore e avviò quella da tecnico, ricorda Alessandra Gozzini su "La Gazzetta dello Sport". Furono compagni con Guidolin allenatore. Montella e Spalletti saranno nemici all’Olimpico di Roma, poi torneranno a bere un aperitivo al caffè Cristallo, in centro città, gestito da Rosario Guarino, ex difensore dell’Empoli: «Luciano capita spesso per l’aperitivo, è un amico. Ma niente è paragonabile al rapporto che mi lega a Montella. Siamo stati insieme dagli Allievi in poi, vivevamo nelle case famiglia di Empoli. Eravamo fratelli, dividevamo tutto: vestiti, soldi. Dal ristorante dei ragazzi a casa avevamo come unico passatempo quello di non fare cadere un’arancia palleggiando fino al portone. Non avevamo distrazioni oltre al campo, solo qualche “forca” a scuola».

Roma-Milan si gioca anche nei negozi, soprattutto d’abbigliamento. Montella a Empoli è socio del Four Side in piazza della Vittoria. Con lui Caccia, Di Francesco e Massimo Cioni a cui (insieme all’amica Romana) è affidata la gestione: «Vincenzo è un socio attento nonostante tutti gli impegni che ha, siamo cresciuti insieme. Prima vestiva troppo griffato, ora è più classico e raffinato, vuole tagli sartoriali. Spalletti era qui un mese fa per comprare cappellini in felpa, la sua passione. Luciano è più modaiolo, veste slim, stretto. E’ un cliente e un amico simpaticissimo ma lunedì tiferò Milan e Montella». Il derby di Empoli lo pareggia Fabrizio Faraoni, altro imprenditore nell’abbigliamento con base a Ponte a Elsa, amico di entrambi ma ancora più amico di Spalletti: «Con Luciano siamo uniti da una vita, avremo passato quindici volte l’ultimo dell’anno insieme. Sono amiche le nostre famiglie ed è un rapporto davvero molto stretto. Vincenzo lo conosco perché venne qui giovanissimo. Devo dire che ha molto buon gusto nel vestire. Quando allenava a Firenze, e non aveva impegni con le coppe, giocavamo insieme a calcetto ogni giovedì sera».