Nel giorno in cui Colette esce di scena il ruolo di direttore commerciale del club diventa ufficialmente una sorta di Triangolo delle Bermude, visto che il ruolo in meno di 5 anni ha inghiottito Cristoph Winterling, Sean Barror e anche chi, nei periodi di transizione, se ne occupava, ovvero l’ex direttore marketing Giorgio Brambilla. Insomma, oltre a essere senza main sponsor, adesso cerca ancora una guida per aumentare ricavi in quel settore, cosa che finora le è riuscito non benissimo, come scrive Cecchini su La Gazzetta dello Sport.
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Ambizione scudetto: il premio è di 12 milioni
Per la vittoria in Europa League sono stati stanziati "solo" 2,6 milioni e, per il trionfo in Coppa Italia, 1,3
Nel frattempo la proprietà lavora anche sui conti e proprio per questo ha convocato un’assemblea dei soci per il 10 aprile, che affronterà il problema delle perdite. Il bilancio semestrale, reso noto in fatti mercoledì, ha evidenziato un «rosso» di 53,4 milioni. Questo ha provocato la diminuzione del capitale sociale di oltre un terzo, cosa che potrebbe portare o a una ricapitalizzazione immediata oppure un rinvio al prossimo semestre (previa assemblea): la proprietà sceglierà questa seconda strada, contando di aumentare i ricavi o di muoversi con nuovi flussi da trading.
In ogni caso i sogni di gloria sono sempre all’ordine del giorno a Trigoria, tant’è che nel bilancio spiccano anche le voci relative ai premi. In caso di vittoria dello scudetto e quindi della partecipazione sicura alla Champions League i tesserati potranno vantare bonus pari a 12,2 milioni. Assai più contenuti invece sarebbero i premi per un successo nella Europa League, visto che sono pari a 2,6 milioni, Ancora più parco il bonus per alzare la Coppa Italia (1,3 milioni). Soldi benedetti, dicono a Trigoria, perché significherebbe quantomeno aver eliminato la Lazio.
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