Due giornate, «per aver reagito ad un fallo assumendo un atteggiamento intimidatorio nei confronti di un avversario, fronteggiandolo aggressivamente». La stangatina era nell’area, anche se a Trigoria speravano che di giornate di squalifica per Manolas ne arrivasse una sola. Poi, dopo aver visto che a Morata (coinvolto nello stesso episodio) è stata data una sola giornata di squalifica (con motivazione diversa da quella di Manolas, «per essersi reso responsabile di un grave fallo di gioco»), allora a Trigoria si sono (quasi) convinti di presentare ricorso. Anche perché, a conti fatti, ha ragione Garcia: «Manolas ha sbagliato, non può farsi giustizia da solo». Già, anche perché ora la situazione della difesa giallorossa è davvero da allarme rosso. E la lampadina resterà lì, accesa almeno fino al 18 ottobre, giorno in cui all’Olimpico arriverà il Chievo.
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Allarme rosso. Manolas e Holebas out. La difesa della Roma adesso è da inventare
Da oggi a Trigoria si lavorerà duro per rimettere in campo il primo possibile Astori e De Rossi, vista la squalifica di Manolas e l'infortunio di Castan
Coperta corta Tra i mille pensieri di Garcia, alla fine di Juve-Roma è affiorato inevitabilmente anche questo: e ora che faccio? Già, perché al centro della difesa è dall’inizio della stagione che il tecnico francese convive con una coperta corta, a tratti anche molto corta. Prima per il forfeit di Castan (lesione al flessore e successiva labirintite), poi per quello di Davide Astori (distorsione al ginocchio). Ora che non ci sarà più neanche Manolas contro Chievo e Sampdoria (a meno di sconti improvvisi), a Garcia resta solo il ruvido Yanga-Mbiwa, arrivato a Roma per fare il quarto centrale e completare il reparto. E per fortuna ora che c’è lui, altrimenti sai che dolori.
A caccia di recuperi Ecco perché da oggi a Trigoria si lavorerà duro per rimettere in campo il primo possibile proprio Astori e anche De Rossi. Entrambi riprenderanno a lavorare sul campo proprio in questa prima seduta della settimana, anche se non ancora con il gruppo. La speranza di Garcia è, ovviamente, di recuperarli entrambi, anche se a questo punto Astori diventa assolutamente vitale. Dovesse farcela per il 18, sarà lui a fare coppia con Mapou, altrimenti la soluzione di riserva è invece proprio l’arretramento di De Rossi. Anche se, a conti fatti, Daniele nella difesa a 4 convince Garcia molto di meno che nella difesa a 3. E Castan? Per rivederlo in campo davvero ci vorrà ancora un po’. Probabile succeda più avanti, magari nei primi giorni di novembre.
Anche José k.o. Tra l’altro, le brutte notizie per la difesa non arrivano solo dal giudice sportivo. Ieri, infatti, è arrivata la conferma che anche Holebas sarà out per un po’. Il comunicato ufficiale della società parla di «esami strumentali che hanno evidenziato un risentimento muscolare all’adduttore sinistro la cui entità verrà valutata meglio nelle prossime ore». Di fatto, Holebas ha una lesione di primo grado, il che vuol dire almeno 20 giorni di stop. A Trigoria, anche qui , sperano ovviamente che l’infortunio sia meno serio del previsto, anche perché alla ripresa dei giochi la Roma avrà un mini-ciclo di sette partite in appena 21 giorni, tra campionato e Champions. Tra queste, la doppia sfida con il Bayern Monaco che toglierà mille energie mentali e fisiche, oltre alle gare con Chievo, Sampdoria, Napoli, Cesena e Torino. L’assenza di Holebas, però, ovviamente preoccupa meno, molto meno di quella di Manolas, non fosse altro perché a sinistra Garcia qualche alternativa ce l’ha: Ashley Cole, ma anche la possibilità di spostarci Torosidis. Il che però, tirerebbe la coperta a sinistra, costringendo Maicon a giocare troppe partite, soprattutto in un mici-ciclo così intenso. Come la metti la metti, la spia rossa resterà accesa.
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