rassegna stampa

Adios Luis «Non ce l'ho fatta è una sconfitta. Roma, mi dimetto»

(La Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) – Quella degli addii è arte da apprendere sgranata negli anni. Luis Enrique, però, ha dimostrato di averla metabolizzata in fretta,

Redazione

(La Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) - Quella degli addii è arte da apprendere sgranata negli anni. Luis Enrique, però, ha dimostrato di averla metabolizzata in fretta,

lasciando la Roma con una grazia che aveva mostrato in quasi tutti i momenti, ad eccezione delle ultime, rancorose conferenze. Dopo averlo annunciato in mattinata ai dirigenti, l'allenatore spagnolo ha radunato la squadra e lo staff tecnico sul campo e ha annunciato la sua decisione di non guidare i giallorossi nella prossima stagione. «La mia sconfitta» «Ricominciare sarebbe stato difficile — ha detto commosso, mentre il suo mental coach Llorrente lo filmava col cellulare —. Non sono riuscito a dare il 100%, ad imporre le mie idee. Per me lasciarvi è una sconfitta, ma non riesco ad allenare come vorrei, mi sento scarico. Mi scuso con i giocatori che ho impiegato di meno, con quelli che non ho saputo valorizzare, però dovevo fare delle scelte, e ho agito sempre per il bene della squadra. Voi però continuate a seguire questa società perché è grande e fatta da bravi professionisti». Una decina di minuti che ha lasciato tutti con gli occhi lucidi. Uscendo dal campo capitan Totti ha detto: «È proprio una brava persona»[...]

Montella & Pulvirenti Adesso, però, si volta pagina. Entro la prossima settimana la Roma vuole annunciare il nuovo allenatore e in prima fila c'è Vincenzo Montella sul quale Baldini e Sabatini hanno sondato la squadra, gradito alla piazza e brillante in panchina. Villas Boas esercita ancora fascino, ma il fronte straniero ora suscita perplessità. Detto che per l'Aeroplanino accompagnato dal vice Daniele Russo e dal preparatore Manuele Marra è pronto un biennale con opzione per il 3°anno a cifre analoghe a quelle di Luis Enrique, c'è da segnalare come il presidente Pulvirenti forte di un legame fino al 2013 si è irrigidito sulle voci relative al «suo» allenatore. «La Roma può risparmiare la telefonata, Montella resta. Noi ci abbiamo creduto fin da subito. Vincenzo è bravo, ma ha bisogno di crescere». [...]

Dal baby Alessio al futuro Tra l'altro, il figlio di Vincenzo, Alessio, ha continuato a giocare nei Giovanissimi della Roma e quindi l'allenatore è rimasto sempre di casa a Trigoria. Motivo in più per pianificare il futuro. In che modo? Nel segno di un 4-3-3 modificabile e con giocatori da rigenerare il rientrante Pizarro. Possibile l'epurazione della scuola spagnola Josè Angel e Bojan, forse anche Gago e Osvaldo, mentre si studiano i gioielli etnei Gomez e Bergessio su tutti[...]